Niente vaccini: Petrillo ancora indagata

Giovedì 27 Aprile 2017
Niente vaccini: Petrillo ancora indagata
È di nuovo indagata Emanuela Petrillo, l'assistente sanitaria che l'Usl 2 accusa di non aver iniettato vaccini (tra cui quello per il morbillo) a centinaia di bambini. La donna è accusata di omissione in atti d'ufficio. La nota integrativa inviata nei giorni scorsi dall'azienda sanitaria trevigiana alla Procura di Treviso, il cui elemento centrale sono gli esami a campione sui pazienti che l'infermiera avrebbe dovuto vaccinare e che risultano invece scoperti, hanno portato il gip ad accogliere la richiesta del sostituto procuratore Barbara Sabattini, che aveva chiesto la riapertura delle indagini chiuse a settembre con l'archiviazione. La ricerca della verità riparte da lì: da quei 23 soggetti su 26 che risultano non vaccinati. Troppi per rientrare nella percentuale (statisticamente circa il 5%) di coloro che per ragioni naturali non sviluppano gli anticorpi anche se sottoposti a profilassi. Loro potrebbero essere la prova che la Petrillo, per ragioni tutte da chiarire, avrebbe solo finto di effettuare le iniezioni, esponendo così numerosi pazienti, soprattutto bambini, al rischio di contrarre malattie molto pericolose come il morbillo.
Nei giorni scorsi, in attesa della decisione del gip, in Procura regnava un certo scetticismo, perché la campagna di vaccinazione straordinaria che l'Usl 2 ha disposto per correre ai ripari e mettere in sicurezza i casi sospetti (partita ieri) di fatto distruggerà le prove della mancata vaccinazione. Ma l'azienda sanitaria ha una carta da giocare: ha fatto sapere che eseguirà infatti altre verifiche con modalità tali da poter costituire eventualmente un valido elemento di prova a carico della Petrillo. Probabilmente testando, con esami sulla risposta immunitaria, tutti quelli che si presenteranno per la nuova vaccinazione.
Nel frattempo anche il Friuli Venezia Giulia sono scattati i controlli: una task force interaziendale ha avviato un'indagine sulla copertura della profilassi effettuata dal 2009 al 2015 nel distretto di Codroipo (Udine), dove la Petrillo aveva lavorato. L'azienda sanitaria locale è pronta a eventuali azioni legali.

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