Neolaureati in corsia: «Una manna»

Sabato 17 Agosto 2019
Neolaureati in corsia: «Una manna»
NUOVI MEDICI
TREVISO «Troppi ruoli vacanti. Andremo a forzare un po' la norma». Luca Zaia aveva anticipato a Treviso, due settimane fa, l'annuncio di due importanti delibere regionali del 14 agosto: diventa realtà il reclutamento di 500 neolaureati per cercare di saldare il difficile passaggio generazionale dei camici bianchi nella nostra Regione. Percorso universitario più lungo e impossibilità di svolgere la specialità in corsia: ecco il vulnus dei medici italiani nelle parole del Governatore.
L'USL 2
Il direttore generale della Usl trevigiana auspicava un finale di questo tipo. «Ringraziamo per lo sforzo e il coraggio il Presidente Zaia e la Giunta Regionale per questa delibera che affronta con coraggio l'attuale grave carenza di specialisti dovuta a errori di programmazione a livello centrale. Con questa delibera, in relazione alla quale speriamo non ci siano ricorsi, si risolveranno molti degli attuali problemi di carenza di personale». Tutti hanno iniziato a chiedersi quale potrebbe essere la geografia distributiva futura. «Troppo presto x entrare nel dettaglio e dare numeri» frena però Benazzi. Che la Usl trevigiana abbia in qualche modo avuto funzione di suggeritore è intuibile da una manovrina nella manovra regionale. Treviso vedrà infatti l'inserimento immediato di 9 camici bianchi e la creazione contestuale di una graduatoria da cui attingere dovrebbe riuscire a tamponare gli ammanchi nei reparti provocati da pensionamenti, trasferimenti, malattie e maternità.
I REPARTI
I reparti? Anestesia e Rianimazione, Cardiologia, Dermatologia e Venerologia, Endocrinologia, Neurologia, Oftamologia, Ortopedia e Traumatologia, Radiodiagnostica e Urologia. «Come previsto dalla normativa vigente sono ammissibili alla selezione anche i medici non specializzati iscritti all'ultimo anno di specializzazione, ai quali, sarà possibile conferire un incarico solo dopo il conseguimento del titolo». La Usl della Marca è riuscita inoltre a farsi approvare lo splafonamento dei fondi per l'esercizio della libera professione dei dipendenti in modo da ridurre drasticamente i tempi di attesa delle visite. L'estrema ratio di una macchina sanitaria invidiata da tutta la penisola, che richiede medici da inserire in organico è quella di aprire le maglie e accorciare il più possibile i tempi tra la fine degli studi e l'operato concreto in corsia. Esattamente ciò che auspicano le direzioni sanitarie.
LA REAZIONE
«Ma il paziente sarà davvero felice di arrivare in Pronto Soccorso e di trovarsi davanti un medico non specializzato in medicina d'urgenza? E la famiglia di un anziano accetterà di pagare una visita geriatrica specialistica pur sapendo che il proprio congiunto sarà curato da un neolaureato?» Brunello Gorini, presidente del Fimmg, Federazione Italiana Medici di Famiglia di Treviso, dà voce al partito dei contrari. Di parere opposto invece Anaao-Assomed dell'Usl di Treviso. «Abbiamo caldeggiato la proposta di assumere anche gli specializzandi dell'ultimo anno perché si tratta di un'arma in più messa a disposizione delle aziende sanitarie per poter trovare e formare i medici di cui hanno necessità» spiega Massimo Fornaini «L'abbiamo detto subito: no ai pensionati richiamati, sì ai giovani laureati. Piuttosto che assumere anziani colleghi pensionati e molto in avanti con gli anni, è decisamente più costruttivo dare una opportunità ai giovani medici prossimi alla specialità, consentire loro di iniziare a lavorare, farsi l'esperienza sul campo ed essere inseriti nell'ambiente di lavoro». I bandi del 15 settembre daranno di fatto il via all'assunzione con contratti autonomi di 500 giovani medici, laureati e abilitati, ma non ancora in possesso della specializzazione, che frequenteranno un corso di formazione pratico e teorico, al termine del quale, con il tutoraggio di colleghi strutturati, 320 verranno introdotti al lavoro nell'area del Pronto Soccorso e 180 in quella della Medicina Internistica. L'operazione avrà un costo annuo di circa 25 milioni, la quasi totalità legati agli stipendi dei nuovi assunti.
Elena Filini
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