Musicisti bloccati fino ad aprile: «E poi in quarantena»

Giovedì 13 Febbraio 2020
Musicisti bloccati fino ad aprile: «E poi in quarantena»
IL CONTRATTEMPO
VITTORIO VENETO Il loro volo di rientro non partirà prima del 29 aprile. «E comunque, se anche riuscissimo ad arrivare con un'altra compagnia ad Hangzhou ci metterebbero in quarantena per due settimane. Quindi, vista la situazione, non ha senso forzare le cose. Attendiamo sviluppi». Eleonora De Poi, violinista vittoriese e il compagno Massimiliano Turchi restano in Italia. «L'ultimo aggiornamento della Kathai Pacific è che il primo volo possibile è il 29 aprile. Chiaramente per noi interrompere le attività per così tanto tempo è un grosso problema. Possiamo trovare altre soluzione, magari per marzo, con compagnie aeree diverse. Ma resta il problema della quarantena: anche se veniamo dall'Europa, in Cina verremmo posti lo stesso in quarantena per due settimane. Quindi per ora non se ne parla. E credo neppure per il prossimo mese».
TUTTO FERMO
Eleonora De Poi, violinista vittoriese, da 9 mesi vive e lavora ad Hangzhou, città di 10 milioni di abitanti non distante da Shangai. Aveva approfittato del Capodanno cinese per tornare in Italia dalla famiglia. Ma il suo volo, previsto per il 6 febbraio è stato bloccato. La 22enne ha scelto di vivere all'estero con il compagno, il pianista Massimiliano Turchi. Ma la scuola di musica per cui entrambi lavorano ha comunicato il blocco delle lezioni fino almeno alla fine di febbraio. « Siamo molto preoccupati: i nostri colleghi cinesi ci dicono di non tornare». Anche sulla comunicazione del coronavirus Eleonora aveva spiegato come le notizie fossero state decisamente tardive.
INFORMAZIONI TARDIVE
«Non ci è stata data nessuna notizia ufficiale finchè i giornali di tutto il mondo non hanno iniziato ad occuparsi del virus. Ad Hong-Kong però, il 19 gennaio sul volo dalla Cina c'erano strani controlli. Postazioni che registravano la temperatura dei passeggeri, mascherine. Ma, ripeto, nessuna comunicazione espressa».
I colleghi cinesi hanno consigliato ai due musicisti italiani di non partire. «Ci spiegano che la gente è blindata in casa. Le autorità hanno prescritto di uscire il meno possibile, evitare i luoghi affollati e avere sempre a con sè mascherina e guanti. I colleghi ci hanno detto: rimanete in Italia, qui non è sicuro. Ma noi abbiamo preso degli impegni di lavoro». Restare in Italia al momento è l'unica soluzione, eppure Eleonora ha una casa in Cina con tutte le sue cose e la sua musica. «Partire ora è impossibile, e forse irresponsabile. Da quello che si legge si capisce che non si tratta più di un'emergenza. Ma abbiamo bisogno di notizie certe». (ef)
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