Morto nell'officina: disposta l'autopsia Raccolta fondi per i tre figli dell'operaio

Giovedì 21 Giugno 2018
Morto nell'officina: disposta l'autopsia Raccolta fondi per i tre figli dell'operaio
L'INCHIESTA
RESANA Nessuno ha assistito all'incidente e quindi non ci sono testimoni oculari utili a ricostruire le cause del tragico volo da una altezza di quasi dieci metri costato la vita a Umberto Simioni, il 45enne trovato morto l'altro ieri mattina dentro ad un capannone delle Autofficine Antonello a Resana. Per ora sull'incidente ci sono quindi solo ipotesi. Una dinamica dei fatti che forse potrà essere chiarita solo dall'indagine disposta dalla Procura di Treviso.
GLI ACCERTAMENTI
Il pubblico ministero Mara De Donà ha infatti aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, per ora a carico di ignoti, e ieri ha disposto l'autopsia sul corpo del manutentore della Europe Meat Srl per confermare le cause di un morte quasi certamente da attribuire all'impatto con il suolo del 45enne, precipitato a terra dopo che gli ha ceduto sotto i piedi una parte della copertura della Antonella Officine su cui si sarebbe trovato mentre stava compiendo lavori di manutenzione nell'azienda vicina, in cui lavorava da circa un anno. Secondo le prime indiscrezioni l'uomo avrebbe in effetti indossato una sorta di imbragatura che però per ragioni da chiarire non gli ha impedito di cadere mentre, di prima mattina, stava svolgendo interventi alle celle frigorifere della Europe Meat, i cui locali sono confinanti al capannone dove è stato ritrovato senza vita. Quando il cadavere è stato scoperto erano le nove del mattino. Alcuni addetti delle autofficine sono entrati nel capannone accorgendosi subito che sul soffitto c'era un buco enorme. Sotto, tra un paranco e il muro, seminascosto dal telo di un motorino, il corpo del 45enne. Martedì mattina Umberto Simioni sarebbe arrivato al lavoro di buon'ora. Sapeva che la giornata sarebbe stata calda e quindi avrebbe pensato di approfittare del fresco della prima mattina per occuparsi delle celle frigorifere su cui doveva svolgere delle manutenzioni. Di sicuro c'è solo che, per qualche motivo, è salito sul tetto dell'azienda confinante uscendo dal percorso salva vita. L'esame post mortem dovrà ora confermare che la causa de decesso siano state le lesioni dovute alla caduta ed eventualmente escludere che l'uomo sia rimasto vittima di un malore che gli ha fatto mettere il piede in fallo e precipitare.
L'INIZIATIVA
Intanto il Comune di Resana ha avviato una raccolta fondi per aiutare la famiglia di Simioni, che lascia moglie e tre figli. «Ci sentiamo in dovere, in questo momento drammatico, DI dare una mano concreta soprattutto ai figli Mattia, Nicola e Sara» spiega il sindaco Stefano Bosa. L'amministrazione comunale invita i cittadini a fare una donazione all'associazione Cuore amico codice IBAN: IT75J0891980002003318637 presso la banca di Credito Trevigiano - Banca di Credito Cooperativo Trevigiano filiale di Castelminio di Resana.
Denis Barea
Gabriele Zanchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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