Morto di overdose a San Liberale, caccia allo spacciatore

Martedì 19 Novembre 2019
MORTE SOSPETTA
TREVISO Hanno bussato a lungo alla porta della stanza che aveva affittato solo il giorno prima senza però ottenere risposta. Lui era già privo di vita stroncato, secondo la pista battuta dagli inquirenti, da una overdose. C'è l'ombra dell'eroina gialla, la droga oppiacea che arriva ad un principio attivo fino al 70% contro il 15% dell'eroina tradizionale - sulla morte di P. B., 33enne, originario di Padova, trovato cadavere nel pomeriggio di sabato scorso all'interno di un appartamento di Largo Tre Venezie, nel quartiere di San Liberale. La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo di indagine in cui si ipotizza a carico di ignoti la morte in conseguenza di altro reato.
L'INCHIESTA
Per fare luce sulle cause della tragedia il pubblico ministero Massimo Zampicinini ha disposto l'autopsia, il cui incarico verrà affidato nei prossimi giorni. La pista principale seguita dagli investigatori è quella di una overdose. Il 33enne sarebbe noto per avuto nel passato recente problemi di droga. L'uomo aveva affittato una camera venerdì; un cliente come tanti altri per il proprietario dell'appartamento che aveva ricevuto la prenotazione al telefono e poi si era accordato sul prezzo e la durata della permanenza. Al momento non è chiaro se i due si conoscessero già e di certo c'è solo che nel pomeriggio di sabato ad un certo punto la vittima è sembrata come svanire nel nulla. In realtà era chiuso da ore nella camera dove è stato colto da una morte improvvisa. Inutile provare a bussare perché da dentro non è arrivata nessuna risposta e così il proprietario della casa, allarmato da quel silenzio, ha deciso di entrare trovando l'ospite riverso a terra. La chiamata di aiuto è stata tempestiva ma quando i soccorritori del Suem 118 sono arrivati sul posto per il giovane non c'era già più nulla da fare.
LE TRACCE
La scena è apparsa da subito chiara agli investigatori: non si è trattato di un suicidio ma della conseguenza tragica dell'assunzione di droga. Le ipotesi che vengono formulate al momento spaziano dalla dose sbagliata ad un malore successivo al buco. Per gli inquirenti la pista più calda è quella della overdose e il sospetto è che il 33enne, che avrebbe avuto dimestichezza con la droga essendo un consumatore abituale, abbia assunto una dose la cui potenza era per lui inaspettata. Il pensiero corre quindi subito all'eroina gialla, l'oppiaceo con effetti dalle 4 alle 5 volte superiori al sugar brown che è possibile acquistare sulle piazze dello spaccio. Il potentissimo stupefacente ha preso piede da qualche anno tra i consumatori locali che lo acquistano nei mercati dello spaccio a Treviso ma soprattutto a Mestre. Viene proposta come molto più efficace dell'eroina tradizionale e per i mercanti di morte rappresenta un plus in un mercato che vede i tossicodipendenti spostarsi sempre di più verso altre sostanze. Ora gli inquirenti stanno passando al setaccio la vita privata della vittima per ricostruire il giro di amici e conoscenti tra cui potrebbero annidarsi i trafficanti che gli hanno venduto la dose letale.
Denis Barea
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