Mihail e il bimbo rifiutato «Non sono io il padre»

Venerdì 31 Marzo 2017
Mihail e il bimbo rifiutato «Non sono io il padre»
«Non sono io il padre del bambino di Irina». Il rifiuto di Mihail Savciuc verso il figlio che portava in grembo la sua ex fidanzata Irina Bacal, è totale. «Io non volevo prendermi cura del bambino ha detto il 19enne nel corso del primo interrogatorio davanti al pm Mara De Donà - non ero neanche sicuro di esserne il padre». Il giovane semina dei dubbi sulla ragazza. «Non so se Irina avesse altre storie dopo che ci eravamo lasciati, il 3 settembre scorso. Lei comunque sosteneva che il figlio fosse mio».
Sarà l'esame del Dna a fugare ogni dubbio. Irina era ancora innamorata di Mihail e lo aveva chiamato circa tre settimane fa, dopo settimane che non si sentivano, per dirgli che era incinta e che lui era il padre del bambino. Si è tenuta questo segreto per cinque mesi. Dopo la telefonata, i due ragazzi si sono incontrati per parlare della sua situazione. Lo ha confermato lo stesso Mihail. «Ci siamo trovati in centro a Conegliano. Mi pare che ci siamo visti una o due volte, non ricordo di preciso». Poi i due ex fidanzati, legati da quella gravidanza, si sono visti ancora una volta prima che Irina partisse per la Moldavia. Mihail ha confermato che la ragazza è andata nel suo Paese d'origine per «cercare un medico che la facesse abortire». Già, perché in Italia l'aborto è lecito entro le dodici settimane dal concepimento o entro i cinque mesi se ci sono gravi motivi che possano compromettere la salute del feto o della madre. Non era il caso di Irina. La 20enne in Moldavia si è fatta visitare dai medici, ma aveva deciso di tenere il bambino. «È tornata il 17 marzo ha raccontato Mihail al pubblico ministero - mi ha contattato tramite WhatsApp e ci siamo visti a Conegliano nei pressi di casa sua, il giorno dopo». E' in quell'occasione che Irina ha detto a Mihail che non aveva abortito perché ci aveva ripensato. E hanno litigato. Poi si sono rivisti il giorno seguente, quello tragico dell'omicidio.
Il funerale di Irina è stato fissato per lunedì 3 aprile, alle ore 15.30, nela chiesa di San Martino. Ci sarà una sola bara.

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