Metalmeccanici aziende bloccate dallo sciopero

Sabato 15 Giugno 2019
LA PROTESTA
TREVISO (zan) Anche nella Marca gran parte delle tute blu ha incrociato ieri le braccia per chiedere maggiore attenzione al settore e alle richieste dei suoi lavoratori da parte di Governo e imprese. Lo sciopero nazionale indetto da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil ha registrato, secondo fonti sindacali, un'adesione media intorno all'80 per cento, con punte del cento per cento, ad esempio, all'Electrolux di Susegana e alla De' Longhi di Treviso. Percentuali di scioperanti elevate tra gli operai anche in svariate altre realtà metalmeccaniche trevigiane: 90% alla Zorzi di Treviso, 80% alla Stam, sempre nel capoluogo, alla Breton di Castello di Godego e all'Irca-Rica di Vittorio Veneto, 75% alla Cma di Susegana, 100% degli addetti alla produzione alla Sole di Oderzo e alla Berco di Castelfranco Veneto, 65% alla Sipa Gruppo Zoppas di Vittorio Veneto.
LA MANIFESTAZIONE
Sei i pullman giunti a Milano per la manifestazione nazionale. Le sigle sindacali sottolineano come le trasformazioni che stanno investendo il mondo delle imprese, e più in generale il sistema della manifattura, impongano scelte che devono essere in grado di rispondere alla necessità di crescita dei settori strategici attraverso il rilancio degli investimenti pubblici e privati, il sostegno all'occupazione, ai salari e alla domanda interna e investimenti strategici di lungo periodo in formazione e nuove tecnologie. Per Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil alcuni interventi del Governo rischiano di accentuare una condizione economica e sociale già critica. Per questo, sottolineano, è necessaria una redistribuzione della ricchezza anche attraverso politiche salariali e fiscali mirate ad alleggerire la pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente e una esigibilità della contrattazione in fabbrica, ribadendo la necessità di norme contro delocalizzazioni e chiusura e investimenti in sostenibilità delle produzioni, sicurezza sul lavoro e previdenza.
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