Medicina, via ai corsi «Si può partire subito»

Giovedì 12 Dicembre 2019
IL PIANO
TREVISO Università di Medicina in città, ormai è fatta. Si serrano i tempi per arrivare a sfornare nuovi camici bianchi direttamente a Treviso. L'intero corso di laurea in medicina e chirurgia (assieme alle specialistiche) sbarcherà nel capoluogo della Marca nel giro di due anni.
Ma si potrebbe fare anche prima, sistemando dei locali in via provvisoria per riuscire ad accogliere gli studenti in aule temporanee senza comunque dover spendere una fortuna. Uno scenario quello dell'arrivo della facoltà padovana nel capoluogo trevigiano sostenuto fortemente anche dal presidente della Regione Luca Zaia.
L'INCONTRO
Il cronoprogramma dell'intera operazione è stato al centro dell'incontro andato in scena alla fine della settimana scorsa tra Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl trevigiana, e Rosario Rizzuto, rettore dell'Università di Padova. È qui che è emersa l'ipotesi di anticipare i tempi per arrivare ad aggiungere i primi tre anni del corso agli ultimi tre di fatto già attivati a Treviso. Adesso i futuri medici completano in città solamente la seconda metà degli studi. Poi, invece, potranno fare tutto qui. Il problema è che manca ancora l'individuazione di una sede definitiva.
Sembra allontanarsi infatti l'ipotesi dell'ex distretto militare anche perchè ad oggi Fondazione Cassamarca non ha ancora ricevuto una sola offerta concreta dall'azienda sanitaria provinciale. Ca' Spineda si è già confrontata più volte con la Regione, con l'Usl della Marca e anche con l'Università di Padova. Sulla carta sono tutti d'accordo. Ma in calce a quella stessa carta nessuno ha ancora messo una firma per trasformarla in una proposta vera e propria con allegato piano economico. Ma le mire dell'Usl potrebbero puntare altrove. Il direttore Benazzi, comunque, non considera l'individuazione della sede un vincolo assoluto. Anzi. Per il direttore generale si può partire anche senza gli spazi dell'ex distretto di San Paolo, trovando delle aule temporanee per i primi anni di avvio dei corsi.
L'ANNUNCIO
«Siamo pronti a partire da subito assicura il direttore generale dell'Usl della Marca l'operazione sarebbe graduale: arriverebbe il primo anno e di seguito il secondo e il terzo. Questo dà la possibilità di organizzare la cosa. Noi, ad oggi, siamo già pronti a rispondere agli studenti del primo e del secondo anno». Anche se le strutture individuate non sono ancora sistemate? «Le troviamo le strutture, l'inventiva italiana ci aiuta anche a fare questo incalza Benazzi al momento attendiamo una risposta dall'università per quanto riguarda la tempistica». L'Usl per quanto riguarda infermieristica si è allargata nei locali della Caritas Tarvisina e del cinema Aurora.
GLI SPAZI
Adattarne altri, secondo il direttore generale, non sarebbe un problema insormontabile guardando magari agli spazi della nuova cittadella e ad altri dell'ordine dei medici. Di pari passo, è già stato deciso il resto del domino con il trasloco della facoltà di Giurisprudenza, sempre dell'Università di Padova, e dei corsi di Ca' Foscari di Venezia tra il palazzo di San Leonardo e l'edificio di via Tolpada. Quel che è certo, comunque, è che l'intero corso di Medicina arriverà a Treviso entro i prossimi due anni.
IL PROGETTO
I corsi potrebbero venire ospitati anche nella nuova cittadella della salute. Non a caso l'arrivo della facoltà coinciderebbe con l'ultimazione del monoblocco, almeno stando all'attuale tabella di marcia, cioè il cuore pulsante della nuova cittadella della salute del Ca' Foncello, che conta già otto cliniche universitarie. E' questo l'orizzonte temporale tratteggiato per consentire all'Università di Padova di allestire l'intero corso di sei anni anche nella sede del capoluogo della Marca. Il progetto è già stato approvato sia dal consiglio di amministrazione che dal Senato accademico dell'ateneo patavino. La voglia c'è. Prima, però, bisogna chiudere il quadro economico.
Mauro Favaro
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