MASSIMA ALLERTA
TREVISO Medici a domicilio per le situazioni più complesse,

Domenica 23 Febbraio 2020
MASSIMA ALLERTA TREVISO Medici a domicilio per le situazioni più complesse,
MASSIMA ALLERTA
TREVISO Medici a domicilio per le situazioni più complesse, test su tutti i pazienti che si presenteranno al pronto soccorso con sintomi simil influenzali, un numero verde gratuito gestito direttamente da Treviso che da domani sarà a disposizione di tutti i cittadini e una serie di incontri con i sindaci e l'ufficio scolastico provinciale per decidere come muoversi per contrastare la diffusione del coronavirus nella Marca. L'Usl stringe le maglie dopo l'esplosione dell'epidemia tra le province di Padova e Venezia nel giorno in cui l'Università trevigiana chiude i battenti seguendo le direttive degli Atenei di Padova e Venezia. Il contagio è una realtà, e l'unica risposta possibile è prendere precauzioni drastiche. Come quelle dell'azienda sanitaria che ha appena messo a punto una task force composta da 10 specialisti pronta a intervenire in caso di necessità. «La squadra è formata da medici di altissimo valore spiega il direttore generale Francesco Benazzi i cittadini devono sapere che siamo preparati per rispondere a tutto».
LE INDICAZIONI
Gli specialisti in questione usciranno dagli ospedali per affrontare i casi più complessi. Per tutti quelli con sintomi simil influenzali lievi, invece, l'indicazione è di rimanere a casa e di contattare il proprio medico di famiglia per telefono. «Tutti i soggetti che dovessero presentare sintomatologia respiratoria lieve si legge nelle indicazioni dettate dalla Regione devono rimanere a casa e contattare il proprio medico curante, che valuterà la situazione clinica e le misure terapeutiche da intraprendere». Si punta a evitare in questo periodo un sovraffollamento dei pronto soccorso, dove sono spuntati i cartelli che invitano a indossare la mascherina in caso di tosse e dove sono stati previsti degli ambulatori riservati. D'ora in poi chi si rivolgerà ai pronto soccorso con sintomi simil influenzali verrà sottoposto a un tampone faringeo per effettuare sia il test per i virus della normale influenza stagionale, come già accade, che quello per il nuovo coronavirus cinese. In automatico.
IL SOSPETTO
Nel picco dell'influenza stagionale, vuol dire fare anche più di 50 esami al giorno solo nell'ospedale di Treviso, riferimento per l'intera provincia. Un lavoro immane. «Abbiamo gli strumenti per fare i test annuncia Roberto Rigoli, direttore del centro di Microbiologia del Ca' Foncello tutte le prove sono già state superate». Non si vuole lasciare nulla di intentato. I medici, così come tutto il personale degli ospedali, stanno lavorando senza sosta. L'attenzione è massima. Lo dimostra anche quanto accaduto ieri con il ricovero in osservazione dell'unità di Malattie infettive di Treviso di una paziente con problemi respiratori importanti, proveniente da un'altra provincia. La donna è stata subito messa in isolamento in una delle camere con pressione negativa, cioè a prova di bio-contenimento. E la Microbiologia ha passato al setaccio i campioni per verificare l'eventuale presenza del coronavirus: l'esito è stato negativo.
I CONTROLLI
Adesso verranno sostanzialmente controllati tutti. Sotto la lente restano le persone che nelle ultime due settimane hanno viaggiato nelle zone a rischio della Cina, ma non solo. Dopo i casi del padovano e del veneziano, alcuni potrebbero essere entrati in contatto con uomini e donne colpite dal nuovo coronavirus anche senza aver mai viaggiato in oriente e senza la presenza di sintomi evidenti. Dalle 14 di domani, inoltre, verrà attivato un numero verde gestito direttamente dall'Usl della Marca: i cittadini potranno chiamarlo per sciogliere qualsiasi dubbio legato al coronavirus cinese. Oggi il direttore generale dell'Usl convocherà una conferenza straordinaria dei sindaci con, l'ufficio scolastico provinciale, la questura e la prefettura. Da qui usciranno le linee guida sui comportamenti da tenere a livello locale. Intanto otto ragazzi si sono messi in quarantena volontaria per 14 giorni prima di tornare a scuola. Tre l'hanno già terminata senza problemi. Fino ad oggi nel trevigiano sono state otto le persone che presentavano dei lievi sintomi simil influenzali e che sono state sottoposte a isolamento direttamente.
Mauro Favaro
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