Massaggi e sesso: sigilli al centro

Mercoledì 20 Gennaio 2021
Massaggi e sesso: sigilli al centro
CASTELFRANCO
Sesso al centro massaggi Anna a pochi passi dalle mura. Nemmeno la pandemia e le misure di contenimento del Covid 19 hanno intimorito le decine di frequentatori del centro massaggi in via Giacomo Matteotti che si susseguivano all'interno dell'attività con una certa frequenza. Entravano, vi rimanevano una decina di minuti e poi soddisfatti si allontanavano. Movimenti sospetti che hanno fatto scattare la segnalazione ai carabinieri che dopo le indagini hanno accertato che da diversi mesi una donna cinese di 35 anni senza fissa dimora esercitava stabilmente attività di prostituzione. I proventi dell'attività della donna, venivano spartiti con il titolare del centro massaggi, un 39enne di origine cinese. Ora è stato denunciato per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione mentre sulla porta del centro benessere sono stati messi i sigilli. Gli inquirenti sono al lavoro per accertare se vi fossero altre persone coinvolte. Nel centro massaggi le stanzette erano state riadattate con un certo grado di intimità, luci colorate soffuse, candele e profumatori. Il tutto per creare un'atmosfera rilassante, tipica di un centro massaggi ma che in realtà da Anna servivano anche per accentuare il senso di intimità e sensualità. Un giro d'affari iniziato nell'estate 2019 che aveva attirato decine e decine di clienti tanto che consentiva lauti proventi al centro.
IL RITUALE
Il rituale era ormai definito. Venivano messi annunci su alcuni siti internet con il numero di cellulare diretto della donna, si fissava un appuntamento oltre che per le pratiche di massaggi orientali standard, anche per eventuali rapporti sessuali aggiuntivi con un extra sulla tariffa base. E proprio questo via vai ha fatto insospettire alcuni residenti della zona e i militari che hanno avviato le indagini che si sono chiuse con un blitz nel centro dove hanno beccato la massaggiatrice in abiti succinti dopo avere consumato un rapporto sessuale con un cliente della zona e era in attesa di altri avventori. I negozi vicini non si sono mai accorti di niente.
NESSUN SOSPETTO
«Ci chiedevamo se fosse chiuso, cosa facessero», spiega una dipendente del negozio di telefonia. «Noi lavoriamo in orari d'ufficio e non ci siamo mai accorti di movimenti sospetti. Loro hanno l'entrata sul retro mentre le nostre vetrine si affacciano sul lato strada, per questo non ci siamo resi conto di quello che accadeva», aggiungono dall'agenzia immobiliare. Nel medesimo stabile, al piano però sotterraneo, c'è anche la sede del Partito Democratico ora inutilizzata in quanto, a causa del Covid, le riunioni si tengono in streaming. E proprio per la pandemia, quello che accadeva nel centro massaggi Anna assume connotazioni ancora più gravi. «Un plauso alle forze dell'ordine che hanno messo un punto a questa vicenda. Significa che c'è un territorio presidiato e che il sistema di controllo funziona. L'operatività c'è e non è solo di facciata», sottolinea il sindaco Stefano Marcon. Questo è solo l'ultimo dei centri massaggi hot scovati in città ma è il primo così vicino al centro storico. I precedenti si trovavano soprattutto nella zona commerciale, in alcuni locali nella zona delle Logge sempre riconducibili a titolari di nazionalità cinese.
Lucia Russo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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