Market presi d'assalto «Triplicati gli acquisti»

Martedì 25 Febbraio 2020
L'INVASIONE
TREVISO Parcheggi pieni, carrelli stracolmi, code in cassa. Il lunedì nei supermercati della Marca somigliava più a un weekend prefestivo. Situazione identica in ogni punto vendita: il flusso normale di clienti si è attestato tra il doppio e il triplo a seconda delle strutture e delle offerte. Segno che i trevigiani hanno paura, e sono accorsi in massa a fare scorta di provviste in previsione di non riuscire ad avere nei prossimi giorni i generi di prima necessità. Circostanza remota per il momento, visto che sia le grandi catene che i distributori più piccoli si sono organizzati con i fornitori per far fronte alle richieste in termini di merce. Così come per la presenza tra le corsie richiamando i dipendenti dalle ferie o riorganizzando i turni di lavoro soprattutto negli orari più critici come l'apertura, la chiusura e la pausa pranzo.
GLI SCAFFALI
Di scaffali vuoti ce ne sono diversi, ma il ricambio e il riallestimento dei prodotti avvengono di continuo. Nei momenti di minor afflusso c'è chi chiude la cassa e si precipita nelle corsie a svuotare gli scatoloni appoggiati sui pallet che dai magazzini escono con una frequenza conosciuta soltanto nei fine settimana più intensi dell'anno. Amuchina e mascherine sono ormai quasi introvabili: un problema che riguarda tutti i market considerato lo scarso utilizzo che ne veniva fatto i giorni precedenti all'allerta coronavirus. Come se la necessità di igiene personale sia scoppiata soltanto dopo il diffondersi dei contagi. «Sabato e domenica avevamo previsto un afflusso di clienti superiore alla norma. Non ci aspettavamo però i numeri di oggi (lunedì, ndr): i clienti sono all'incirca il triplo rispetto al solito - afferma Marco Caldato, responsabile dell'IperLando di via Feltrina - Siamo comunque preparati a gestire la situazione non avendo alcun ritardo con le forniture. L'unico problema riguarda l'accoglienza di un mole così impressionante di persone cercando di svolgere tutte le nostre mansioni nel minor tempo possibile per evitare disagi. Penso ad esempio alle attese in cassa o all'allestimento degli scaffali. Abbiamo riorganizzato i turni di lavoro e in un paio di casi siamo stati costretti a richiamare dalle ferie alcuni dipendenti che ci avevano dato preventivamente la loro disponibilità. I prodotti comunque non mancano, la gente può stare tranquilla».
LA MERCE
Girando tra gli scaffali dei market salta subito all'occhio dove si posa l'attenzione dei clienti. A ruba i prodotti a lunga conservazione come latte, tonno, farina, sale, zucchero, biscotti, riso, pasta e sughi. Grandi scorte anche di detersivi, prodotti per la persona e igienizzanti per pavimenti e superfici. Cibi pronti e surgelati registrano un incremento, ma non eccessivo come si potrebbe pensare. Una spiegazione sta nella difficoltà di conservazione dei prodotti in casa per mancanza di spazio in freezer. Ecco allora che frutta e verdura si vendono a cassette, costringendo i dipendenti a riempire i banchi ogni ora. Senza dimenticare carta igienica, fazzoletti e rotoli di carta assorbente.
LE IMPRESSIONI
«Non ho memoria di aver visto così tanta gente attendere l'apertura del supermercato - afferma Lisa Morucchio, responsabile dell'Emisfero di Silea - E per la prima volta ci troviamo di fronte a persone che vengono a fare la spesa con le mascherine. Negli ultimi giorni abbiamo stabilmente il doppio delle casse aperte». L'emergenza, anche all'Interspar all'interno del centro commerciale La Castellana, è sempre lo stesso: far fronte a un flusso anomalo di clienti che presuppone, per forza, la presenza di più personale.
Giuliano Pavan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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