«Mario, appassionato e generoso una disgrazia che mi toglie le parole»

Venerdì 17 Maggio 2019
«Mario, appassionato e generoso una disgrazia che mi toglie le parole»
IL RICORDO
CAERANO «Mario era un grande appassionato del volo, aveva una lunga esperienza alle spalle ed eravamo stati insieme un'ora prima del terribile incidente che gli è costato la vita, avevamo chiacchierato serenamente come sempre». E' distrutto dal dolore l'amico di infanzia di Mario Ceccato, il 70enne morto insieme a Juri Bortoli nello schianto dell'aeroplano in legno di sua proprietà poco dopo il decollo dall'aviosuperficie San Marco Volo di Caerano. L'uomo si è immediatamente precipitato sul luogo dell'incidente in via Giorgione ed è rimasto colpito dalla notizia, incredulo che potesse essere capitata una disgrazia simile. Un'amicizia, la loro, nata quando i due erano poco più che bambini e che nel corso del tempo si è rinsaldata sempre di più.
UN VERO ARTISTA
«Ci conoscevamo spiega ancora scosso per l'accaduto fin da quando avevamo entrambi 13 anni. Mario era un vero artista del volo e conosceva bene gli aeroplani, era un grande appassionato. Si stava godendo la pensione e aveva il tempo per dedicarsi a quest'attività, era molto felice. In questo periodo si stava anche adoperando per la costruzione di un nuovo aeroplano destinato all'amico Juri. Oltre ad essere un pilota esperto, Mario Ceccato era allo stesso tempo una persona straordinaria, si offriva agli altri, era generoso, donava tutto se stesso per il prossimo. Era sposato, aveva due figlie grandi (Isabella e Margherita, ndr) e anche dei nipotini che amava tanto, gli piaceva fare il nonno e andava a prenderli all'asilo e a scuola, cosa che avrebbe fatto anche oggi. Non ci sono davvero parole per commentare questa disgrazia, faccio ancora fatica a rendermi conto di quello che è successo. Tutto troppo veloce, impossibile da digerire».
IL SINDACO
Sul luogo del disastro è giunto in serata anche il sindaco di Caerano, Chiara Mazzocato, visibilmente sconvolta e distrutta per quanto accaduto. Il primo cittadino ha visto da vicino le conseguenze del tremendo impatto in via Giorgione. «Si tratta di una tragedia immensa le sue parole in cui sono morte due persone e bisogna dire che poteva andare molto peggio di così visto che l'aeroplano si è schiantato in un quartiere popolato. Potevano esserci ulteriori vittime e danni ingenti alle abitazioni. Fortunatamente, la coppia che abita nella casa su cui il mezzo è caduto sta bene, i due giovani e il loro figlioletto sono rimasti illesi e sono stati subito accolti dai loro parenti». I tre erano in casa al momento dello schianto e a salvarli è stata la canna fumaria esterna che ha attutito il colpo, altrimenti si sarebbe verificata una tragedia dalle proporzioni ancora maggiori.
Fed. F.
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