Marcon a caccia di risorse per la scuola «Ma servono certezze sulla riapertura»

Martedì 28 Aprile 2020
Marcon a caccia di risorse per la scuola «Ma servono certezze sulla riapertura»
IL NODO
TREVISO Stefano Marcon, presidente della Provincia e vicepresidente dell'Upi, ha messo sul tavolo della cabina di regia per fronteggiare la crisi costituita assieme al Governo e all'Anci, la questione delle scuole: «Le Province, che gestiscono le 7.400 scuole superiori - ha fatto notare - hanno bisogno di indicazioni certe sulle riaperture delle scuole, per potere iniziare subito a riorganizzare gli edifici in linea con le indicazioni anti Covid 19 in modo da poter essere pronti per il nuovo anno scolastico. Le Province sono a piena disposizione per trovare soluzioni sia per assicurare ai ragazzi maturandi la possibilità di svolgere le prove orali di persona, sia a ragionare su possibili esigenze immediate». Richiesta, però, rimasta sul tavolo almeno per quanto riguarda la ripresa delle lezioni a breve. Ma di certo nulla potrà essere improvvisato: in caso di ripartenza, ogni edificio dovrà essere ripensato per accogliere ragazzi, studenti e garantire la sicurezza di tutti. Un'ipotesi però molto lontana: il premier Conte, al momento, esclude che si possa rientrare in classe a concludere l'anno.
I PROBLEMI
Marcon ha poi affrontato il tema della riapertura dei cantieri che non deve restare isolata: «La riapertura dei cantieri impone la garanzia di servizi essenziali per i lavoratori, in particolare pernottamento e ristorazione. Il protocollo sottoscritto il 24 aprile dai Ministri delle Infrastrutture e del Lavoro, da ANCI, UPI, ANAS, RFI, ANCE e Organizzazioni Sindacali, sottolinea espressamente l'importanza di assicurare spazi mensa adeguati. Ho accolto con favore la scelta operata dal Governo con il DPCM di consentire la ristorazione con asporto, peraltro già prevista dall'ordinanza del Presidente Zaia del 24 aprile, e le mense su base contrattuale. Occorre adesso prevedere la possibilità, ove non vi siano spazi idonei nell'area di cantiere, di consentire ai lavoratori di utilizzare gli spazi delle attività di ristorazione come mensa, nel rispetto rigoroso del distanziamento sociale. Questa scelta, che considero di buon senso, darebbe ossigeno agli operatori del settore pesantemente colpiti dagli effetti dell'emergenza e garantirebbe un idoneo e sicuro servizio per tutti i lavoratori dei cantieri».
SOLIDARIETÀ
Anche le Province si schierano accanto alle categorie che non riapriranno prima di un mese: «Faccio infine un appello al Governo conclude Marcon perché rivaluti la scelta di tenere chiusi i servizi alla persona, fra cui barbieri, parrucchieri, estetisti, ancora per diverse settimane. Si lavori piuttosto a definire al più presto linee guida che, in assoluta sicurezza per operatori e clienti, consentano di riavviare le attività». Per quanto riguarda gli investimenti le Province hanno chiesto le risorse per un Piano di 2 miliardi su strade, ponti, gallerie e scuole superiori «con cantieri da aprire anche subito quando le condizioni di sicurezza siano garantite». Inoltre è stata fatta presente l'esigenze di effettuare al più presto una grande operazione di semplificazione delle norme per gli appalti e i contratti pubblici «per potere fare partire gli investimenti con la massima rapidità, sempre tenendo insieme legalità e velocità».
P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci