Manildo paladino del tiramisù: «Altro che Friuli è un dolce nostro»

Mercoledì 21 Marzo 2018
LA SFIDA
TREVISO «I friulani rivendicano la paternità del Tiramisù? A loro dico: Pater semper incertus. Per questo Treviso è la mamma del tiramisù». Toglietegli tutto, ma non il suo dessert preferito. Accomodante, pacificatore, equilibrista: tutto vero. Ma se parliamo di uova, savoiardi e mascarpone il sindaco Giovanni Manildo ha le idee più che chiare: nessuno può mettere Treviso in un angolo. Tantomeno il sindaco di Tolmezzo.
AGGUERRITI
Sorridenti ma non troppo, pronti al fair play ma non troppo, i trevigiani oggi a Bologna sono decisi ad affermare un principio aureo: Treviso è la capitale morale del tiramisù. E presto lo sarà in maniera inconfutabile. «Perchè oltre Tagliamento sventolano documenti privati. Noi abbiamo attestazioni pubbliche. Una per tutti: il certificato del 2010 dell'Accademia della cucina Italiana», sintetizza Paolo Lai, patron delle Beccherie. Insomma lo showcooking a Fico Eataly world è un gioco ma fino ad un certo punto. «Treviso è la città del Tiramisù. Non c'è ancora il bollo ufficiale, ma dobbiamo arrivarci. Questo ovviamente, andiamo oggi a dirlo ai nostri amici friulani», conclude il sindaco. Il precedente è la dichiarazione del sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo. Che prima chiede a tutti di scenedere in campo per giocarsi la celebrità del dolce nel mondo. Ma poi, alla richiesta di una mediazione sulla paternità del dolce, prima fa spallucce poi precisa: «Sulla richiesta di paternità nessun passo indietro da parte nostra». Insomma i friulani vogliono il gioco di squadra, concedono che la Marca abbia decretato la fortuna mondiale del tiramisù ma sui natali non si discute. Ma la paternità non è una questione secondaria: oltre il mascarpone, e la bontà, sta un brand che ha sempre più una precisa valenza economica. «Quando si parla di tiramisù il nome di Treviso non può certo mancare commenta infatti Manildo siamo a tutti gli effetti la capitale morale di questo dolce che è parte integrante del nostro tessuto sociale ed economico, una tradizione di tutte le nostre famiglie. Se da un lato la nostra città ne rivendica con forza la paternità, è anche vero che quello più buono, per ognuno di noi, è quello fatto dalla propria mamma. Tiramisù non è solo un dolce, è anche un marchio a cui è legato indissolubilmente il nome della nostra città e che insieme intendiamo promuovere. Questo evento, a cui prendiamo parte con orgoglio, ne è un esempio».
A COLPI DI CUCCHIAIO
Intanto oggi la sfida si gioca a colpi di cucchiaio. Per le carte bollate c'è insomma tempo. «Il tiramisù è stato preparato dallo staff delle Beccherie ieri - spiega Paolo Lai - perchè è essenziale che il dolce possa riposare. Siamo qui presenti con 100 monoporzioni». La disfida vedrà come partner anche Astoria, che ha creato le bollicine del Tiramisù: «Ci piace molto questa sfida tra Veneto e Friuli a colpi di dolcezza dichiara Filippo Polegato di Astoria Vini, che sarà partner dell'evento col suo Tiramisù Spumante. è un sistema per volgere in modo positivo una storica rivalità. La nostra sfida è cominciata invece lo scorso anno quando, a seguito dell'incontro con gli organizzatori della Tiramisù World Cup, abbiamo pensato di creare uno spumante dedicato al Tiramisù». In conferenza stampa ieri c'erano anche Francesco Redi e Matteo Negro della Tiramisù world cup, già in azione per la seconda edizione (sempre più worldwide). Che intorno al celebre dolce si sia costruendo un sistema di lavoro è infine chiarito da Paolo Lai: «Già cinquanta i contributi giunti allo sportello a Ca' dei Carraresi per il prossimo museo del Tiramisù, insieme al quale nascerà un volume che uno volta per tutte, in maniera incontrovertibile, sancirà i natali trevigiani del celebre dessert».
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci