Manildo ci riprova: «Diventi bene comune»

Mercoledì 15 Agosto 2018
L'OPINIONE
TREVISO L'ex sindaco Giovanni Manildo non demorde. Secondo lui la Fondazione di Partecipazione, quindi aperta a tutti, dagli imprenditori ai semplici cittadini, è la migliore soluzione possibile per salvare il Teatro Comunale. Se non l'unica. E lo ribadisce anche adesso, anche se il sindaco Mario Conte l'ha definitivamente bocciata e la Fondazione Cassamarca non l'ha mai presa veramente in considerazione.
LA PROPOSTA
«Sui Teatri - scrive nel suo profilo Facebook - non posso stare zitto, perché siamo ancora in tempo, basta volerlo. Già verso fine aprile, primi di maggio, avevo scritto a Fondazione Cassamarca, al suo Eterno Presidente proponendo la Fondazione di Partecipazione. Ne avevo già parlato qualche settimana prima con qualche membro del consiglio di indirizzo, ma, ahimè, nessuna risposta». E adesso che si ritorna a parlare della crisi del Teatro, ci riprova: «Il teatro e la cultura sono un bene comune e la Fondazione di Partecipazione è la strada per dare una governance a questo diritto e patrimonio di tutti. Comune e Fondazione Cassamarca potrebbero costituire il fondo di dotazione conferendo proprietà e diritto di uso dei Teatri. La qualifica di teatro di tradizione poi garantisce il contributo ministeriale parametrato a un contributo del comune. Poi ogni cittadino potrà partecipare alla Fondazione ognuno con pari diritti, divenendone associato. A questo poi si aggiunga la possibilità di art bonus e sponsorizzazioni. Se il Teatro è veramente di tutti sarà più facile trovare sostenitori. Pensaci Mario Conte, con la Fondazione di Partecipazione il comune avrebbe più voce, potere e responsabilità, il Sindaco che dovrebbe essere il naturale presidente di questa Fondazione, sarebbe il garante di questa nuova avventura di tutti, una sfida entusiasmante. Io sono disposto a darti una mano».
P. Cal.
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