Maniero, l'ex villa intitolata a Cristina

Mercoledì 19 Maggio 2021
Maniero, l'ex villa intitolata a Cristina
CONEGLIANO
L'ex villa di Felice Maniero, boss della mala del Brenta, è diventata casa delle associazioni ed è stata intitolata a Cristina Pavesi. «È un segno molto forte afferma Michela Pavesi, zia della giovane vittima della banda di Maniero - Dove c'era illegalità adesso c'è legalità». In quella che fu l'abitazione del boss, ora trovano sede una decina di associazioni comunali e lo sportello antiviolenza. «Quando mi hanno comunicato che la casa sarebbe stata intitolata a mia nipote prosegue Michela mi sono quasi sentita svenire dall'emozione. Ne sono lusingata. È un gesto estremamente significativo per me e per il paese. Un giorno la vicesindaco mi ha confidato che quando dici di essere di Campolongo, vieni sempre tacciato come compaesano di Maniero; l'intitolazione a Cristina è un modo per smarcarsi da questo».
LA STORIA
Cristina perse la vita a soli 22 anni per mano della mala del Brenta che il 13 dicembre 1990 mise in atto un assalto al treno postale partito da Venezia con direzione Milano, con l'intenzione di impadronirsi dei 6 miliardi di lire che stava trasportando e per farlo decise di usare una carica di tritolo sui binari, per spezzare in due il vagone blindato. Tuttavia non si resero conto (o forse sì, ma piuttosto non ne tennero conto) che nella direzione opposta stava passando proprio il Bologna-Venezia su cui era seduta la studentessa coneglianese che stava rientrando a casa dopo aver dato un esame all'università di Padova. Nella concitazione del momento, i complici di Maniero riuscirono comunque a impossessarsi del bottino e a sparire nella campagna veneta. Il padre di Cristina morì l'anno successivo per il dolore. Da allora è la zia Michela che porta avanti la memoria della nipote.
LA POSIZIONE
Quando nell'intervista a Roberto Saviano, Maniero disse di essere realmente pentito solamente dell'azione criminale che portò alla morte della studentessa, la zia replicò: «Non mi convince proprio, sia nel modo in cui ha ricordato il fatto, sia soprattutto perché in tutto questo tempo non ha mai dato un segno reale di pentimento. Non mi hai mai chiesto di incontrarmi dal vivo e porgermi le dovute scuse, come ha fatto invece Paolo Pattarello, ex appartenente al clan del Brenta e coinvolto nella rapina al convoglio». In occasione del 21 marzo 2019, Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, tenutosi a Padova, Libera inserì il nome di Cristina nell'elenco delle vittime innocenti delle mafie. «Cristina è una vittima senza giustizia afferma la zia perché i responsabili dell'assalto al treno non hanno avuto una condanna adeguata a quello che hanno fatto».
LE INIZIATIVE
E proprio nella casa delle associazioni Cristina Pavesi domenica prossima sarà celebrata la Giornata della legalità nel 19. anniversario della morte dei Giovanni Falcone, che il Comune di Campolongo Maggiore celebra in collaborazione con l'associazione. Mondo di carta. Alle 10 sarà celebrata una messa all'aperto in ricordo di tutte le vittime di mafia, officiata da don Giorgio De Checchi, nel campo polifunzionale della Casa delle associazioni (in caso di maltempo la celebrazione si svolgerà all'interno della Casa con capienza posti secondo le restrizioni sanitarie in atto). Alle 11 ci sarà l'inaugurazione del murale Mai più mafia in omaggio e ricordo di Cristina Pavesi e del magistrato Francesco Saverio Pavone, alla presenza dei parenti e delle autorità, nel parcheggio di via E. Majorana. L'ex villa Maniero ora casa delle associazioni Cristina Pavesi si appresta a diventare un punto di riferimento per il tema della legalità. «Si tiene la summer school della legalità nella quale anch'io sono stata invitata a parlare spiega Michela Pavesi e c'è in progetto di istituire la biblioteca della legalità. Sono molto legata a Campolongo Maggiore perché è un comune attivo e promuove iniziative importanti».
Elisa Giraud
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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