Malore in cimitero: addio al re dei fumetti

Sabato 20 Gennaio 2018
Malore in cimitero: addio al re dei fumetti
LA TRAGEDIA
TREVISO Era l'anima del fumetto trevigiano, uno dei massimi esperti in città nonché fondatore e presidente del festival internazionale Treviso Comic Book Festival. Si è spento ieri mattina a causa di un malore improvviso Massimo Bragaggia, 50 anni, titolare della fumetteria La Tarantola di via Brandolini d'Adda, a due passi da Santa Maria Maggiore. Ad essergli fatale un malessere che lo ha colto mentre si trovava al cimitero di San Lazzaro. Era andato a trovare suo padre, scomparso alcuni anni fa. Un vuoto enorme quello lasciato da Massimo Bragaggia, che negli anni, assieme a decine di appassionati, esperti e disegnatori, ha contribuito al successo del Tcbf, ormai conosciuto non solo in Italia ma anche all'estero.
IL RITROVAMENTO
Massimo abitava a Lughignano di Casale sul Sile, e ieri mattina aveva raggiunto il cimitero dov'è sepolto il papà. Erano le 11 quando il custode lo ha visto a terra. Era accanto a una panchina, sulla quale si era probabilmente seduto dopo essersi sentito male. Dall'ospedale di Treviso è stata inviata un'ambulanza del 118 ma per il 50enne non c'era più alcuna speranza. A San Lazzaro sono intervenuti i carabinieri di Treviso ma non vi sarebbero dubbi sulle cause del decesso, del tutto naturali. Pare che Massimo soffrisse di alcuni problemi di salute, comprese alcuni crisi epilettiche che aveva però sempre tenuto a bada. La Procura, nelle prossime ore, valuterà se vi sia la necessità di approfondire le cause del decesso disponendo l'esame autoptico o se invece vi siano le condizioni per concedere subito il nulla osta per i funerali.
IL CORDOGLIO
Ex dipendente della Dressing di Silea, Massimo ha dedicato tutta la sua vita ai fumetti. Chi aveva bisogno di qualsiasi consiglio sapeva di poterlo trovare in negozio oppure nei tanti mercatini dov'era solito girare. Ma soprattutto, con il suo spirito d'iniziativa, era stato protagonista della rinascita del festival del fumetto trevigiano. Finita l'era del Treviso Comic, aveva lanciato Fumetti in Tv per poi, dal 2009, trasformare il Tcbf (di cui era presidente) in una festa capace di attrarre in città 100mila visitatori. «Grazie per la passione, le idee, il viso sempre allegro, la battuta pronta - lo ha voluto ricordare il sindaco Giovanni Manildo -. E grazie per aver dato vita insieme agli altri a un sogno, a un festival che in questi anni è cresciuto al punto tale da diventare un porta bandiera del nome di Treviso in Italia. Treviso ti ricorderà sempre».
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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