Lupi sul Col Visentin: in un anno dimezzati i mufloni

Lunedì 26 Agosto 2019
L'EMERGENZA
VITTORIO VENETO Mufloni dimezzati dal lupo. Succede sul Col Visentin. Questa specie animale della famiglia degli ungulati, la stessa a cui appartengono ad cervi, cinghiali e caprioli, è stata messa a dura prova, nell'ultimo anno, dalla presenza del carnivoro ormai da tempo certificato in questa montagna a cavallo tra le provincie di Treviso e di Belluno. Negli ultimi tempi, la presenza del lupo si è intensificata tra i boschi e le praterie del Col Visentin, come testimoniato dalle foto-trappole e non solo, tanto che uno di loro a marzo si era spinto anche a valle, fino all'abitato di Longhere, ed era stato investito a morte da un'auto nel cuore della notte lungo la provinciale davanti all'ex Oasi.
IL CENSIMENTO
In quota, i lupi negli ultimi dodici mesi hanno fatto strage di mufloni. Lo ha certificato il censimento eseguito dai volontari di FederCaccia Vittorio Veneto. «Nel 2018 racconta il presidente Franco Alpago avevamo censito quaranta capi di muflone. Un anno dopo, sono venti, dunque un meno 50%. Il muflone è stato immesso dall'uomo una ventina di anni fa tra queste montagne. A differenza di cervi, caprioli e cinghiali, che hanno una mobilità più marcata e in caso di pericolo scendono di quota, il muflone invece predilige il contesto alpino. E proprio per questo, in quota, è stato preda del lupo. Nei mesi passati, nel corso dei nostri monitoraggi, abbiamo trovato resti di mufloni inequivocabilmente uccisi dai lupi». Altre specie animali non hanno invece registrato simili attacchi, tanto che l'ecosistema del Col Visentin, che raggiunge una quota massima di 1.763 metri sul livello del mare, si mantiene in ottima salute.
IL PROGETTO
In quota, i cacciatori-volontari di FederCaccia Vittorio Veneto, insieme ai cacciatori della Zona Alpi guidati dal presidente Lino Piccin e ai cacciatori e tiratori di Vittorio Veneto, associazione presieduta da Francesco Vanzella, mettono spesso da parte il fucile per dedicarsi a interventi di ripristino ambientale e di monitoraggio della fauna. «Avvieremo il prossimo mese anche un progetto con chi ha i pascoli sul Visentin annuncia Alpago -, collaborando per l'installazione di recinti anti-lupi e poi ripristinando le praterie, habitat indispensabile per le varie specie qui presenti». Due volte all'anno, in estate e in inverno, i cacciatori sono impegnati nel censimento delle specie animali presenti su questa montagna, in particolare gallo forcello e coturnice. «Queste due specie si mantengono con numeri costanti e rappresentano la selvaggina naturale del Visentin testimonia il presidente di FederCaccia Vittorio Veneto, associazione che conta 250 tesserati la maggior parte con un'età che supera i 60 anni -. Lo scorso anno avevamo censito 72 coturnici e 28 galli forcello. Questo anno, anche se non abbiamo ancora finito, abbiamo già gli stessi numeri del 2018 e pensiamo di poter arrivare a censire 85 coturnici e 35 galli forcello». Questi numeri testimoniano come il Visentin sia ancora vivo e ricco.
Claudia Borsoi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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