LO SCONTRO
TREVISO Scontro totale tra il comitato contro l'ampliamento del Canova

Giovedì 5 Dicembre 2019
LO SCONTRO TREVISO Scontro totale tra il comitato contro l'ampliamento del Canova
LO SCONTRO
TREVISO Scontro totale tra il comitato contro l'ampliamento del Canova e il sindaco di Treviso. I toni non sono mai stati così accesi. Attraverso una lettera aperta, il gruppo ha sostanzialmente definito Mario Conte come un servo per il sostegno allo sviluppo dello scalo. La replica è arrivata subito: «Servo del mio territorio di sicuro, perché sono a servizio di un'intera comunità mette in chiaro il sindaco questi sono toni e atteggiamenti distruttivi, tipici di coloro che pensano esclusivamente ai propri interessi e non vedono oltre la punta del proprio naso». Il primo cittadino usa la stessa parola come un boomerang per pungere il comitato: «Pensano che siano dei servi anche le migliaia di persone che si vedono garantito un posto di lavoro grazie alla presenza dell'aeroporto?».
L'IMPATTO ECONOMICO
L'impatto economico del Canova sul territorio è stato analizzato da uno studio eseguito l'anno scorso da Alessandro Minello, ricercatore della School of Economics, Languages and Entrepreneurship di Ca' Foscari. Questo dice che il conto complessivo sfiora i 250 milioni di euro. Soldi che garantiscono, sempre tra diretto e indotto, 4.050 posti di lavoro. Conte fa riferimento anche a questi numeri. Non ci sarà però un confronto diretto. Il comitato ha ufficialmente invitato il sindaco alla riunione pubblica che verrà organizzata prima della fine dell'anno per fare il punto sulle richieste inviate dal gruppo alla segreteria tecnica del ministro. Ma il primo cittadino declina senza giri di parole. «La loro lettera aperta è inaccettabile. I toni non sono solo forti, ma anche offensivi sottolinea è una vergogna. Se questi sono i toni, è giusto che rimangano isolati a contare le stelle. Le cinque stelle».
LE ACCUSE
Il comitato tira dritto. Con la decisione del ministro di rispedire il master plan alla commissione Via è stata messa in saccoccia una vittoria senza precedenti. E l'entusiasmo ha calcato la mano sulla lettera aperta. «Ci stupiscono le imbarazzanti dichiarazioni del sindaco sullo stop al master plan. Perché ci stupiamo? Perché anche il più sprovveduto dei servi eviterebbe di dimostrarsi così privo di pudore, dignità e senso di responsabilità. Un sindaco dovrebbe riferirsi a priorità come salute, sicurezza, benessere esistenziale e culturale degli abitanti ha scritto il comitato guidato dal presidente Giulio Corradetti Il sindaco Conte parla come se fosse l'amministratore delegato di una società, non da primo cittadino. Con spudorata chiarezza si schiera a difesa dei guadagni del Canova, come se i proventi fossero equamente e saggiamente distribuiti tra i suoi amministrati. Si preoccupa il sindaco delle gravi conseguenze sulla salute derivate dall'attività aeroportuale? Del disagio che interi quartieri soffrono a causa del rumore, dell'inquinamento e dei rischi che gravano in caso di eventuali incidenti? Del danno economico di decine di milioni per il crollo del valore immobiliare delle migliaia di abitazioni costrette a subire il traffico aereo?». Il comitato pone le domande e si dà anche la risposta: «No, il sindaco Conte ignora la materia, le sue implicazioni, i suoi rischi e sicuramente non ha mai letto la documentazione, di indubbia competenza, che una semplice associazione di cittadini ha prodotto negli anni tira le fila Parla di sviluppo armonico del territorio, di grande opportunità per la città rappresentata dal Canova. In tutta sincerità, crediamo che lei non sappia neanche distinguere tra armonia e impatto, tra sviluppo e speculazione. Abbiamo percepito i suoi interventi come portavoce della società AerTre cercando di darsi un tono favorendo gli interessi privati».
M.F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci