Lo Roques, la famiglia Durante: «Feriti dalla nuova scomparsa»

Domenica 20 Ottobre 2019
PONZANO
«Siamo vicini alla famiglia di Hugo Marino: conosciamo l'angosciante sensazione che si vive nel non sapere cosa può essere accaduto a un proprio caro. E' come cadere in un abisso. Ti si presentano davanti tanti scenari spaventosi, come è capitato a noi vivendo tutto quel tempo senza avere delle risposte. Speriamo si arrivi presto a capire cos'è successo e che lui possa tornare ad abbracciare la sua famiglia».
Alessia Durante si stringe ai familiari di Hugo Marino, scomparso da ormai sei mesi. Era stato proprio lui a coordinare le ricerche del relitto del bimotore della Transaven sul quale il 4 gennaio del 2008 volavano nove cittadini italiani in vacanza, diretti nell'arcipelago di Los Roques, al largo del Venezuela. Tra loro, la famiglia Durante di Ponzano: papà Paolo, il fratello di Alessia, mamma Bruna Guernieri e le figliolette Emma Viola e Sofia. «Ci dispiace molto per Hugo Marino spiega Alessia è stato un prezioso aiuto per la risoluzione del nostro caso».
Insieme all'ammiraglio Giovanni Vitaloni, permise il ritrovamento del relitto del bimotore della Transaven sul fondo del mare. Coincidenza volle che sempre lui, nel 2013, anche questa volta il 4 gennaio, individuasse i resti di un altro identico velivolo: quello su cui lo stilista Vittorio Missoni stava volando verso Caracas. I familiari dell'investigatore hanno già lanciato diversi appelli. L'ultimo ai microfoni della trasmissione Chi l'ha visto?.
«Comprendiamo la loro angoscia, gli interrogativi e le speranze che possono avere continua la sorella di Paolo Durante è stato commovente sentire il disperato appello della mamma e immaginare l'attesa dei suoi figli. Purtroppo la situazione in Venezuela non è semplice. Speriamo con tutto il cuore che si arrivi presto a capire cos'è capitato». In molti, a partire da Antonello Baseggio, sindaco di Ponzano, hanno la sensazione che stiano scomparendo tutti quelli che si sono adoperati per scoprire cos'è realmente successo quel 4 gennaio del 2008 nei cieli del Venezuela, per ritrovare la carcassa dell'areo e per riportare a casa i resti dei passeggeri. «Il primo pensiero che ho fatto è stato negativo ha detto Baseggio è inevitabile pensare male, pensare che lì lo Stato non c'è, che la situazione sia nelle mani di bande locali. Probabilmente non si vuole andare a recuperare i resti dove dovrebbero esserci, scoprendo magari che non ci sono». Dopo quasi 12 anni non se ne è ancora venuti a capo.
Mauro Favaro
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