LE TESTIMONIANZE
MASERADA «Me li sono trovata davanti. Erano in tre. Ho

Martedì 19 Novembre 2019
LE TESTIMONIANZE
MASERADA «Me li sono trovata davanti. Erano in tre. Ho evitato di accendere la luce perchè se li avessi magari riconosciuti sarebbe finita peggio». L'angoscia nella voce e una domenica nerissima per una donna di Maserada che domenica a ora di pranzo ha dovuto fronteggiare tre ladri in casa. «Stavo rientrando nell'appartamento. Insieme a me mia madre, anziana e malata. Ho aperto la porta e in salotto c'era un uomo che stava armeggiando. Appena ha sentito la chiave, ha cercato di scappare, inciampando in un mobile e volando fuori dal balcone - continua la signora - io non sapevo come fare, ho aperto d'istinto anche la porta del bagno. Il complice era lì a pochi centimetri. Stavo per sentirmi male». Urlava, la madre anziana non ne capiva il motivo. In pochi minuti i tre uomini si sono dati alla fuga. Impossibile capire nulla: non sei mai preparato. Entri in casa tua e trovi il disastro: «Non te lo aspetti - ti trovi di fronte a persone che hanno profanato casa tua che portano via i tuoi beni e che magari mettono in pericolo la tua incolumità. È una sensazione bruttissima».
FINE SETTIMANA DIFFICILE
È forse il racconto più drammatico di un fine settimana in cui i furti nelle abitazioni hanno subito un'impennata preoccupante. A Treviso in zona via Montello e a Monigo, San Zeno e Sant'Angelo San Lazzaro. Poi a Carbonera dove una signora rientrava con il figlio e l'amico e ha trovato i ladri in giardino messi in fuga dai ragazzi. Ma anche a Preganziol, dove un autista di Contarina è stato derubato di 500 euro appena prelevati, a Dosson dove è stata presa di mira una famiglia ucraina. A Quinto un bottino di 5.000 euro: neppure il televisore è stato risparmiato nella casa di un artigiano edile. Il colpo è avvenuto sabato sera: dopo aver fatto razzia di tutti i gioielli trovati e dei contanti, si sono rivolti agli elettrodomestici. E nel week end anche i locali pubblici sono stati presi di mira con incursioni a Miane e Roncade.
Le forze dell'ordine propendono per una banda di professionisti: arrivano visitano una fascia di provincia e se ne vanno col bottino. «Lo fanno di giorno, senza la preoccupazione di trovarsi in casa il legittimo proprietario», si lamentano le vittime. Spesso donne che vivono sole. E per le quali all'angoscia dei beni si uniscono preoccupazioni ulteriori: «Purtroppo questa è la stagione dell'anno in cui aumentano i furti - conferma la polizia locale - noi abbiamo infittito i passaggi e la sorveglianza. Consigliamo però molto ai cittadini di fare rete: i vicini possono allertare subito le forze dell'ordine e la collaborazione tra condomini scoraggia di molto queste azioni».
NELLA SINISTRA PIAVE
La serie di furti nel territorio non ha risparmiato Codognè. Sabato scorso i ladri hanno messo a segno alcuni colpi nel tardo pomeriggio. Una situazione esasperante per Codognè e per tutti i paesi limitrofi, che sta mettendo a dura prova i nervi dei cittadini. Da questo è scaturita la decisione del primo cittadino di Codognè Lisa Tommasella di inviare una lettera al Prefetto: «Siamo letteralmente vittime di un saccheggio continuo da parte di questi ladri che si introducono nelle case. Ho proposto al Prefetto un incontro, per fare il punto su una situazione ormai diventata insostenibile. Siamo delle prede in balia di malviventi che violano le nostre case. Le forze dell'ordine, che ringrazio per il loro impegno, devono essere messe in grado con mezzi e strumenti di poter potenziare i loro interventi a contrastare questi fenomeni che turbano il nostro diritto al quieto vivere». E proprio di questo si parlerà, questa sera alle 20.45 nella biblioteca comunale di Codognè, con i comandanti della Compagnia dei Carabinieri di Conegliano e di Codognè che illustreranno modi e tecniche per difendersi da furti e intrusioni.
Elena Filini
Pio Dal Cin
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