LE REAZIONI
VILLORBA Adesso c'è paura. Sono ormai dieci anni che i cittadini

Sabato 15 Giugno 2019
LE REAZIONI VILLORBA Adesso c'è paura. Sono ormai dieci anni che i cittadini
LE REAZIONI
VILLORBA Adesso c'è paura. Sono ormai dieci anni che i cittadini di Villorba convivono con il campo nomadi che si apre all'altezza dell'incrocio tra via IV novembre e via Rocchette, verso il confine con Santandrà, a nord della Postumia. Nel tempo non è mancato qualche attrito. Ma non era mai successo nulla di paragonabile alla sparatoria di ieri notte, nella quale è rimasta ferita una donna di 49 anni di origini bergamasche. In quella zona nessuno aveva mai impugnato una pistola. E adesso la tensione è inevitabilmente destinata a salire.
L'APPELLO
«Chiediamo al prefetto un'urgente convocazione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica dice il sindaco leghista Marco Serena da parte nostra, andremo a intensificare ancora di più i controlli sulle persone e sulle attività già monitorate». Il corpo intercomunale di Polizia Locale della Postumia Romana, insomma, sarà chiamato a portare avanti le proprie verifiche in modo ancora più incalzante. L'accampamento è piccolo e isolato rispetto al centro abitato di Villorba. Non ci sono case a ridosso dei confini. È composto da un camper e da un paio di roulotte. All'interno vivono due nuclei familiari: una decina di persone in tutto. Non sono sempre gli stessi. Nel corso dell'anno le famiglie si spostano: arrivano, si fermano per un periodo e in seguito ripartono per poi ritornare. «Per lungo tempo quel campo era anche rimasto vuoto ricordano i residenti ma da qualche anno è tornato a essere parecchio frequentato».
CONOSCIUTO
Per la comunità nomade è diventato un vero punto di riferimento. La porzione del terreno che si affaccia su via Rocchette, dove c'è l'accesso, è di proprietà della famiglia Levak. È qui che si fermano i caravan. Mentre nella parte nord, verso via Cal di Treviso, c'è una specie di enclave acquisita del Comune. In questa fetta di terreno era stata costruita un'abitazione abusiva. L'iter partito dalla denuncia è arrivato fino alle estreme conseguenze: la struttura è stata demolita in modo coatto e il municipio ha fatto propria l'area dove sorgeva il fabbricato. Tempo fa il Comune aveva anche preso in considerazione l'ipotesi di procedere con uno sgombero. Ma il percorso è complesso sia perché il campo è a tutti gli effetti proprietà privata, sia perché i camper e le roulotte non hanno base fissa tra via IV novembre e via Rocchette. Tra i residenti nella zona nessuno sa con certezza cosa possa aver scatenato la sparatoria. Ieri mattina i nomadi presenti suggerivano caldamente di allontanarsi, giusto per usare un eufemismo, a quelli che si fermavano per dare un'occhiata. Tutti, comunque, sono portati a pensare a qualche regolamento di conti tra famiglie rom. Non che questo tranquillizzi i cittadini di Villorba.
IL MONITO
«Non è un Far West, anche se ovviamente c'è preoccupazione mette in chiaro il sindaco detto questo, è chiaro che l'episodio della sparatoria in area privata, tutto da chiarire, deve essere preso in seria considerazione». «La comunità di Villorba esercita da sempre un efficace ed intelligente controllo sociale del territorio ed è sempre pronta a segnalare alle forze dell'ordine ogni anomalia conclude Serena al controllo sociale si affianca il servizio costante di pattugliamento di prevenzione effettuato di concerto tra le diverse forze di Polizia, già da diversi anni, e l'utilizzo delle telecamere di videosorveglianza. La sicurezza dei cittadini è sempre in primo piano nel nostro Comune. E i casi limite come il recente fatto di cronaca, grave in sé, non sono tali da dover subito pensare che possa essere messo in discussione il nostro proverbiale quieto vivere».
Mauro Favaro
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