LE REAZIONI
CASALE SUL SILE Non è mancata l'apprensione ieri nel polo di

Giovedì 6 Maggio 2021
LE REAZIONI
CASALE SUL SILE Non è mancata l'apprensione ieri nel polo di Lughignano dopo la notizia dell'apertura di un'indagine su una vaccinazione eseguita domenica. Ma a quanto pare molti sono ancora più spaventati dall'idea di vedersi somministrare il siero AstraZeneca. In poche ore a Lughignano si sono contati dieci rifiuti tra le persone tra i 60 e i 69 anni. Ed è andata allo stesso modo anche negli altri centri vaccinali dell'Usl. Il caso dell'infermiera finita al centro di un'indagine ha stupito un po' tutti. Va però sottolineato che nessuno rinuncia al beneficio del dubbio su quanto accaduto. «C'è un po' di sconcerto. Sarebbe molto grave se fosse confermato che una professionista che doveva eseguire una vaccinazione anti-Covid in realtà non l'ha fatta spiega Giorgio Valent, residente a Preganziol, dopo aver ricevuto la prima dose di AstraZeneca da parte mia, non ho mai avuto tentennamenti sull'opportunità di vaccinarmi contro il coronavirus. E per quel che mi riguarda l'organizzazione qui ha funzionato perfettamente». «Dopotutto aggiunge con un sorriso quando si è fatto il vaccino da militare, si può fare qualsiasi cosa». È dello stesso avviso Valeria Bonotto, 64enne di Treviso, anche lei vaccinata ieri con AstraZeneca. «Sul caso di domenica si è portati a credere al massimo a un errore umano che non all'intenzionalità di non eseguire realmente la vaccinazione chiarisce io ho fissato l'appuntamento in farmacia e sono venuta qui tranquilla. È giusto vaccinarsi contro il coronavirus. E non ho avuto problemi».
LE RASSICURAZIONI
Anche chi è stato vaccinato a Lughignano nella giornata di domenica proprio dall'infermiera finita sotto indagine può stare tranquillo. La rassicurazione arriva direttamente dai vertici dell'Usl della Marca. Tanto che non è prevista alcuna verifica specifica a livello generale attraverso prelievi del sangue per misurare la risposta anticorpale. «La questione dell'indagine riguarda solamente una siringa. Non ne sono state rivenute altre con ancora all'interno il liquido anti-Covid. Se ci fossero stati dei problemi, le avremmo trovate. Invece non è andata così. È un dato di fatto mette in chiaro Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria trevigiana invito quindi i cittadini a non preoccuparsi: tutti quelli che si sono sottoposti all'iniezione sono stati sicuramente vaccinati. Su questo non ci sono dubbi».
IL NODO
Restano invece i dubbi di molte persone su AstraZeneca. Davanti all'impossibilità di scegliere un altro siero, più di qualcuno ha preferito girare i tacchi e andarsene. «Una decina di persone hanno rinunciato a vaccinarsi con AstraZeneca. A volte non basta spiegare alle persone che il vaccino è efficace e che non ha controindicazioni in base all'anamnesi spiega Mario Mastromarino, coordinatore medico del centro vaccinale di Lughignano per il resto abbiamo messo in conto 800 vaccinazioni nel corso della giornata. E nessun cittadino ha manifestato particolari preoccupazioni». La persistenza del nodo AstraZeneca, infine, è confermata anche dal direttore generale dell'Usl. «Più di qualcuno lo ha rifiutato e se n'è andato, a Lughignano come negli altri centri conclude Benazzi ma non è possibile somministrare Pfizer o Moderna a persone che non hanno specifiche patologie. Chi rifiuta potrà essere richiamato in seguito. Quel che è certo è che non si può scegliere il vaccino».
M.Fav
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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