Le foto dei ladri su Facebook Il prefetto: «Così si rischia troppo»

Martedì 3 Dicembre 2019
Le foto dei ladri su Facebook Il prefetto: «Così si rischia troppo»
IL CASO
TREVISO «Utilizzare i social network in questo modo è del tutto inutile. Anzi, dico di più: può essere molto pericoloso e controproducente. Non riesco proprio a capire quale sia lo scopo di queste azioni». Parole del Prefetto di Treviso, Maria Rosaria Laganà, venuta a conoscenza delle immagini postate su Facebook dalla vittima di un furto in casa avvenuto la notte scorsa a San Biagio della Callalta. Non era la prima volta che quell'abitazione veniva visitata dai ladri, e forse per questo la proprietaria ha deciso di rendere pubblici alcuni frame dei video delle telecamere di sorveglianza installate all'interno e all'esterno della villetta. La coppia di malviventi è ritratta in azione, i volti sono riconoscibili, gli arnesi da scasso ben visibili.
INOPPORTUNO
«Stiamo sorpassando il limite - continua il prefetto - Mettere in circolo immagini di questo tipo non è la soluzione. Abbiamo ottimi strumenti per combattere la criminalità, oltre a quelli tradizionali. La tecnologia aiuta di certo le forze dell'ordine in questo, ma va utilizzata con intelligenza. Mettere alla berlina dei presunti ladri non serve proprio a nulla, è un gesto a utilità zero perché non porta ad alcun risultato». Secondo Maria Rosaria Laganà il fenomeno di questa giustizia fai da te sta prendendo poi una piega inaspettata. «L'ho già sottolineato molte volte finora: chiamate le forze dell'ordine che intervengono subito - è l'appello che lancia nuovamente - Ben vengano le iniziative di comunità come il controllo del vicinato, che non significa fare le ronde per i quartieri. C'è sempre il rischio che delle buone intenzioni finiscano per creare ancora più pericoli. Spesso ci si dimentica infatti delle conseguenze. Non sono un magistrato, ma credo che postare le foto di presunti ladri possa anche comportare conseguenze penali a livello di violazione della privacy. Per non parlare poi del fatto che, rendendo pubbliche quelle immagini, si brucino delle prove e quindi si intralcino le indagini delle forze dell'ordine. Bisogna stare attenti».
L'APPELLO
Nel mese di novembre nella Marca sono stati registrati, secondo le stime dei sindacati di polizia, oltre 300 furti. Polizia e carabinieri hanno intensificato i controlli su strada e si sono servite anche dell'elicottero del 14esimo nucleo di Belluno, che tra Vittorio Veneto, Conegliano, e l'hinterland del capoluogo, ha illuminato a giorno, nel week end, strade, abitazioni e obiettivi sensibili. L'esasperazione dei cittadini nelle scorse settimane si è trasformata in psicosi in più occasioni, con centinaia di segnalazioni sui social alle forze dell'ordine rivelatesi spesso infondate. È in questo contesto di paura e tensione che la moglie di un noto imprenditore di San Biagio di Callalta, domenica scorsa, accanto alle foto dei predoni che le avevano svaligiato casa, ha scritto: «Chiudi bene porte e finestre a casa tua e pensi di essere al sicuro? No, non sei al sicuro! Metti vetro anti sfondamento e porte blindate e pensi di essere al sicuro? No, non sei al sicuro! Metti un ottimo allarme, telecamere e ti connetti con il servizio di sicurezza e pensi di essere al sicuro?? No, non sei al sicuro, perché i ladri quando vogliono entrare in casa tua, entrano e basta! Qui trovi alcune foto dei bastardi che sono entrati in casa nostra ieri, per piacere se puoi condividi di modo che magari qualche anima possa riconoscerli e magari chiamare i carabinieri». In tantissimi le hanno subito risposto, condividendo privatamente le immagini che ritraggono i banditi mentre scorrazzano in giardino, salgono sul tetto per cercare di disattivare il sistema d'allarme, e poi entrano in casa tenendo la torcia in bocca e il piede di porco in mano mentre setacciano l'abitazione in cerca di contanti e preziosi. «Sono a volto scoperto, come quelli che sono venuti a casa mia» le scrive una donna, dando adito all'ipotesi, più che probabile, che i due malviventi immortalati dal sistema di video sorveglianza appartengano a una delle tante bande di trasfertisti del furto che stanno a macchia di leopardo in tutta la Marca. Anche ieri sera sono state diverse le segnalazioni riguardante le scorribande dei ladri, da Biancade, dove i ladri hanno svaligiato un'abitazione in via Carboncine prima di fuggire a causa dell'arrivo della proprietaria, a Spresiano, dove i carabinieri sono stati chiamati per due individui che si aggiravano all'interno di un cortile privato».
Giuliano Pavan
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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