La voce di Del Monaco in piazza: «Abbassate il volume»

Lunedì 21 Gennaio 2019
La voce di Del Monaco in piazza: «Abbassate il volume»
IL CASO
TREVISO Dicono che gli acuti di Mario Del Monaco facessero tremare i cristalli dei lampadari nei grandi teatri. Potevano le hit del grande tenore essere da meno? L'Otello più celebre del mondo si esibisce ogni giorno in differita con Nessun Dorma e Un amore così grande alle 12 e alle 18.30. Ma gli studi in piazza Borsa hanno protestato: abbassate il volume!
LA POLEMICA
Non c'è pace per l'indimenticato Mario e il suo simulacro in bronzo che, al centro di piazza Borsa, ricorda a tutti-trevigiani e turisti- il suo passaggio terreno e il legame adottivo con Treviso. Dopo le innumerevoli querelle sulla statua (dubbi sull'internazionalità del concorso e perplessità sulla posa dell'artista con fauci spianate), passato anche il tempo delle goliardate dal kebab in bocca alle magliette elettorali, ecco il divo redivivo grazie alla tecnologia. Lo scorso 7 settembre Vittorio Zanini, ex assessore alla cultura e fautore- insieme allo sceriffo Gentilini dell'intitolazione del teatro comunale alla sua memoria- ha dato il la a questo nuovo omaggio. «Insieme alla camera di Commercio ho avuto l'idea di far risuonare i potenti acuti di Del Monaco attraverso la filodiffusione ogni giorno alle 12 e alle 18.30». I molti studi professionali, gli uffici del quadrante degli affari, pensavano fosse un omaggio di spirito natalizio. E invece no: Del Monaco, nelle intenzioni di Zanini, dovrebbe cantare a diviniis. Così, sono arrivate le prime lamentele. Del Monaco fracassone? «Ma per favore!-sbotta Zanini all'indirizzo del ceto impiegatizio reo di voler solo lavorare- vi dico solo che ho visto molte persone ballare in piazza durante le arie di Del Monaco».
L'APPELLO
Anche dal presidente della camera di commercio Mario Pozza arriva un appello alla tolleranza. «Continueremo a diffondere la sua musica, magari ritarando un po' i volumi». Insomma l'omaggio al Mario nazionale è cosa buona e giusta. L'iniziativa è benedetta anche dal figlio Giancarlo, regista internazionale. «Mi sembra un'idea bellissima- si entusiasma da Zagabria, dove attualmente risiede- è giusto ricordare nelle piazze il più grande tenore del Novecento». La statua, un volume, il ricordo, l'intitolazione. Sono trascorsi otto anni da quando Treviso volle dare un improvviso sussulto alla memoria di Mario Del Monaco. «Ho sempre apprezzato infinitamente il grande Otello- ricorda Zanini- Del Monaco è stato il migliore ambasciatore dell'arte italiana, ed era ingiusto che Treviso non facesse qualcosa di importante». La statua, da otto lunghi anni, guarda lo struscio della città. E' diventata un simulacro caro ai trevigiani, nonostante quasi ogni giunta abbia accarezzato l'idea di spostarla da piazza Borsa. «La tanto vituperata statua meritava di riprendere vita e slancio» intuisce ad un certo punto Zanini. Assume personalmente l'onere di acquistare un meccanismo a distanza che, collegando lo smartphone con degli altoparlanti, faccia scattare ad orari fissi l'appuntamento con le arie delmonachiane. Pozza lo sostiene. «Mi pare una bella idea e mi emoziona sentire la voce del grande tenore che si espande nella piazza». L'emozione però non è da tutti condivisa: sentire il grande Mario cannoneggiare durante una call con l'ufficio centrale non sempre è fonte di piacere. Ma tarare il volume è un attimo: ed ecco che Del Monaco-ricondotto a più miti frequenze- continuerà a diffondere la sua voce brunita e il grande repertorio operistico.
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci