LA TRAGEDIA
VEDELAGO Dieci passi. Gli ultimi che Margherita Bandiera, 31 anni,

Lunedì 22 Febbraio 2021
LA TRAGEDIA
VEDELAGO Dieci passi. Gli ultimi che Margherita Bandiera, 31 anni, ha percorso fra la sua Lancia Y e l'inizio del ponte di Vidor. Li ha fatti stringendo in braccio il suo bambino e cingendolo al petto ha scavalcato la balaustra, lasciandosi cadere. Gli ultimi dieci passi di una madre vinta dalla disperazione. Nell'estremo gesto ha portato con sé anche il figlio, eppure quello che è forse stato un gesto istintivo ha anche di fatto salvato la vita del bimbo. Il modo in cui i due corpi sono stati trovati e le lesioni sul piccolo raccontano una scena precisa, con la 31enne che ha schermato l'impatto del bambino con i ciottoli del greto del Piave. Gli stessi che a lei non hanno lasciato scampo.
SALVO
«Nella notte il bambino è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per ridurre una piccola frattura agli arti inferiori spiega il direttore dell'Usl Francesco Benazzi C'era inoltre preoccupazione per un edema e per il trauma cranico subito nella caduta, ma fortunatamente possiamo dire che il piccolo è fuori pericolo. Quanto successo ha però del miracoloso, soprattutto perché il volo pare essere avvenuto da una quindicina di metri che sono davvero molti. Determinante per la sua sopravvivenza, dunque, è probabilmente stato il fatto che la madre, prima dell'impatto col suolo, abbia fatto scudo con il proprio corpo al bambino, attutendo così le conseguenze della caduta». A quanto ricostruito dai carabinieri, titolari delle indagini con la compagnia di Montebelluna guidata dal comandante Gabriele Favero, il dramma si sarebbe consumato in pochi minuti. Margherita era partita dalla sua casa di Fanzolo poco dopo le 19, diretta dai genitori a Caerano per cenare insieme e preparasi alla domenica che avrebbero trascorso al mare tutti insieme. Un tragitto di una decina di minuti. Quando però i parenti non l'hanno vista arrivare e dopo alcune telefonate rimaste senza risposta, hanno avvisato il 112.
IL DOLORE
«Nel momento della fine, dopo la tremenda decisione di gettarsi nel baratro, Margherita ha voluto proteggere il suo piccino. Il suo corpo gli ha fatto da scudo e il miracolo ha permesso che il bimbo si salvasse». Così Fabio Ceccato, assessore allo sport del Comune di Vedelago, si aggrappa all'unico elemento positivo nell'immenso orrore suscitato dalla morte della mamma 31enne. Una tragedia che ha fatto ammutolire non solo Fanzolo, dove la donna viveva con il marito Cristian Basso, ma anche la comunità di Caerano San Marco dove era cresciuta. Aveva compiuto 31 anni a ottobre, nel 2019 si era spostata con Cristian e insieme avevano accolto, nel luglio dello stesso anno, il loro primo e amatissimo bimbo. Nella vita di Margherita era però entrata da diversi anni l'ombra oscura della depressione. Il male nero che cova anche quando all'apparenza tutto sembra andare per il meglio.
IL MALE
Né le terapie né l'arrivo del bambino erano riusciti a cancellarlo completamente. «Nessuno poteva immaginare che mettesse in pericolo il bimbo. Siamo devastati. Ora possiamo solo sperare che abbia trovato la pace che non aveva in questo mondo» si è limitata a far sapere la famiglia del compagno, chiusa nel dolore. Alcuni amici l'avevano incontrata poche ore prima della tragedia, ma nemmeno con loro ha dato segni che potessero far pensare all'imminente dramma. Fabio Ceccato vive da sempre a Fanzolo ed è amico della famiglia, tanto che Margherita e Cristian sono stati testimoni di nozze di suo fratello Stefano. «Si sono sposati nel 2019, l'anno in cui è nato il piccolo racconta l'assessore, Fanno parte di una famiglia conosciuta e amata nella zona, a cui non può che andare un immenso abbraccio. Quando in paese è giunta la notizia sono piovute decine di messaggi di solidarietà e cordoglio. Margherita veniva da momenti difficili e di certo i problemi legati al Covid non hanno contribuito a rasserenarla, come d'altronde stanno mettendo tutti a dura prova. Niente però poteva far pensare che prendesse una simile decisione». Un pensiero a cui fa eco il sindaco di Vedelago, Cristina Andretta: «Il bimbo è miracolato, la notizia dello scampato pericolo di vita ci ha fatto tornare a respirare dopo quella tragica della morte di Margherita. Siamo qui per essere vicini in ogni modo alla famiglia». Il piccolo infatti ieri pomeriggio è stato trasferito dal reparto di rianimazione del Ca' Foncello alla pediatria dopo essere stato operato al femore rotto nell'impatto. L'unica lesione, oltre a una commozione cerebrale, che ha riportato nei quasi venti metri di volo.
Serena De Salvador
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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