LA STRUTTURA
TREVISO Totem elettronici taglia-code per evitare assembramenti.

Martedì 11 Maggio 2021
LA STRUTTURA TREVISO Totem elettronici taglia-code per evitare assembramenti.
LA STRUTTURA
TREVISO Totem elettronici taglia-code per evitare assembramenti. E arredi realizzati in cartone riciclato, dalle sedie ai tavoli fino alle pareti divisorie, modulabili in base alle necessità, che rappresentano il marchio di fabbrica della Pro-Gest, l'impero della carta di Bruno Zago. Dopo anni di inutilizzo, nel giro di otto giorni il complesso dell'ex Maber delle Castrette è stato trasformato in uno dei centri vaccinali anti-Covid più tecnologici d'Italia.
DOPO L'ACCESSO
Lo si vede già dall'ingresso: un messaggio di benvenuto fornirà tutte le indicazioni utili per gli utenti, sia in italiano che in inglese. Qui sono state installate tre colonnine. Una volta lasciata l'auto nel parcheggio, che conta 350 posti, i cittadini che hanno prenotato la vaccinazione non dovranno far altro che inserire nei totem la tessera sanitaria o passare il codice a barre presente sul retro della carta d'identità elettronica. «Se mancano più di 10 minuti all'appuntamento verrà detto che siamo in anticipo. Altrimenti uscirà il biglietto con il numero per l'accesso alla vaccinazione spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca questo ci consente di evitare code con assembramenti di persone che attendono di essere chiamate, come abbiamo visto in altre situazioni. Il flusso sarà sempre regolare». Dopodiché si potrà entrare nei 5.700 metri quadrati dell'hub vaccinale vero e proprio. Sono un decimo del totale della superficie dell'ex Maber. Se servirà, è già stato messo in conto un ampliamento almeno su altri 3.700 metri. Lo spazio non manca. I locali sono climatizzati. E sono già stati inseriti dei distributori automatici di bevande.
IL PERSONALE
Ogni turno vedrà al lavoro contemporaneamente circa 100 persone tra medici, infermieri, assistenti sanitari, personale amministrativo, personale dell'Esercito, volontari della protezione civile e del Rotary Club. La prima sala d'attesa è stata attrezzata con 250 sedie di colore bianco, rosso e verde. Uno schermo gigante segnerà la progressione dei numeri per l'accesso ai 14 sportelli dell'accettazione.
CARTONE RICICLATO
Tutto è stato realizzato in cartone riciclato. Nell'ultima settimana i tecnici della Pro-Gest e quelli dell'Usl hanno lavorato gomito a gomito per fare in modo che fosse tutto pronto per domani. «Abbiamo usato migliaia di metri quadri di cartone», spiega Zago. Non è un simbolo di fragilità. Al contrario, questo permetterà ai coordinatori di rivedere la disposizione dei moduli in base alle necessità. Dietro all'accettazione sono state dislocate 25 postazioni per le anamnesi. Fatto il quadro clinico, si verrà condotti in uno dei 15 box vaccinali. Si chiamano così perché sono state inserite delle pareti divisorie per garantire la privacy. Per il personale sanitario, in particolare, è stata messa a punto una sedia speciale in cartone che ricorda la forma di uno sgabello. «Così il personale non dovrà rimanere chino per 6 ore di fila a fare le iniezioni», sottolinea Mauro Busolin, responsabile delle professioni sanitarie nel dipartimento di Prevenzione. Dopo l'iniezione, ci si sposterà nell'area dedicata all'osservazione. Proprio accanto alla distesa di 250 posti a sedere sono stati ricavati due ambulatori per il primo soccorso. A pochi metri di distanza ci sono gli uffici dedicati ai due coordinatori del centro. Il percorso è chiaro. Domani ci sarà la prima prova sul campo.
M.Fav
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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