LA SPERIMENTAZIONE
TREVISO Oltre mille persone a caccia del coronavirus. Tanti

Giovedì 28 Maggio 2020
LA SPERIMENTAZIONE
TREVISO Oltre mille persone a caccia del coronavirus. Tanti sono gli operatori degli ospedali della Marca, tra infermieri, ostetriche, assistenti e così via, formati dalla squadra di Daniele Frezza, direttore dell'unità di chirurgia funzionale dell'orecchio. Adesso ognuno di loro è in grado di eseguire i tamponi rinofaringei, i più accurati in assoluto, per poi inviarli per l'analisi al centro di microbiologia, che oggi ne processa quasi 2mila al giorno, rilevando meno di una positività ogni mille. Si tratta di una potenza di fuoco enorme, indispensabile nel momento in cui le positività stanno diventando sempre più rare. La tecnica messa a punto da Frezza è innovativa rispetto a quella classica. Il direttore dell'unità di chirurgia dell'orecchio ha sviluppato un protocollo che permette di eseguire i tamponi riducendo al minimo il rischio che il coronavirus riesca a nascondersi. In altre parole, riduce al minimo il rischio che ci siano dei falsi negativi, che potrebbero continuare a diffondere il Covid-19. Il lavoro ha già ricevuto la benedizione della Regione. Ed è anche stato richiesto dall'istituto superiore di sanità: sarà al centro delle nuove linee guida per rendere le diagnosi sempre più precise. Frezza ha potuto contare sulla collaborazione di Giacomo Spinato e Cristoforo Fabbris dell'unità di Otorinolaringoiatria dell'ospedale di Treviso, oltre a quella di Alberto Coppe, direttore delle professioni sanitarie dell'Usl della Marca. Solo ieri sono stati formati altri cento operatori nell'ospedale di Oderzo. Non ci si ferma.
IL TUTORIAL
Per chiarire al meglio ogni passaggio, il direttore dell'unità di chirurgia dell'orecchio ha realizzato un tutorial che comprende video e immagini. Il tampone rappresenta lo strumento di diagnosi definitivo. Viene eseguito attraverso il prelievo di materiale biologico con il bastoncino cotonato. «Sono riconosciute quattro metodologie: il tampone a livello orofaringeo, nasale anteriore, turbinato medio e rinofaringe elenca Frezza quest'ultima è la sede che i virus e i batteri colonizzano con maggiore frequenza. E di conseguenza qui si ha la maggiore possibilità di isolare il virus. Il rinofaringe è una regione posta dietro al naso aggiunge è una sede che i virus e i batteri colonizzano fin da subito e che nell'ambito dell'otorinolaringoiatria è nota per essere una sorta di banca dei microbi, determinando spesso da lì anche altri tipi di infezioni. I dati della letteratura recente ci confermano che anche nel caso del Covid-19 questo colonizza con facilità tale sede».
LE DIFFERENZE
Con gli altri tamponi ci si spingeva all'interno del naso per pochi centimetri. Con questo si arriva fino a dodici, raggiungendo la cosiddetta cantina. È questa a dare la certezza: se c'è il virus, qui lo si trova. «Il tampone rinofaringeo richiede una conoscenza anatomica e procedurale. È uno dei motivi per i quali non è stato utilizzato fin dalle fasi iniziali specifica Frezza l'obiettivo dell'attività di formazione è proprio quello di passare queste competenze dagli specialisti agli altri operatori della sanità, come infermieri, ostetriche e assistenti. Gli studi eseguiti dopo l'esplosione della pandemia da coronavirus hanno confermato che il tampone eseguito sulla rinofaringe consente un grado di sensibilità diagnostica molto più elevato». Si tratta del gold standard dei tamponi, insomma. «La letteratura internazionale ha evidenziato uno scarto non irrilevante anche in base agli operatori che eseguono il tampone ha tirato le fila il governatore Luca Zaia alla luce di questo, l'Usl trevigiana ha fatto un nuovo tutorial, anche su mia indicazione, visto che va di moda dirlo subito. Si è capito che l'esecuzione del tampone che si faceva comunemente va fatta in un'altra maniera, passando nella cavità nasale fino ad arrivare a quella che è definita come cantina, dove si è certi che si annida il virus».
M.Fav.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci