La scuola parte senza docenti: orari e lezioni a singhiozzo

Domenica 13 Settembre 2020
La scuola parte senza docenti: orari e lezioni a singhiozzo
I CONTI
TREVISO Sarà una prima settimana di passione. Almeno fino alle elezioni del 20 e 21 settembre. Il nuovo anno scolastico, il primo in presenza in epoca Covid, inizia in salita a causa della mancanza dei supplenti. Ne servono oltre 1.500. E domani, quando suonerà la prima campanella, nessuno di questi sarà in classe. Non sono ancora state fatte le nomine.
LE GRADUATORIE
L'ufficio scolastico di Treviso ha pubblicato ieri la versione aggiornata e corretta delle nuove graduatorie provinciali. Adesso si partirà con l'assegnazione delle cattedre vacanti. Per velocizzare le procedure, verrà utilizzata una piattaforma informatica. Fatto sta che i primi supplenti inizieranno a prendere servizio nei vari istituti solamente verso la fine della prossima settimana, cioè quando molte scuole si fermeranno già per lasciar spazio ai seggi elettorali. «La graduatoria è stata rivista e ripulita spiega Giuseppe Morgante della Uil Scuola se non sorgeranno altri problemi, i supplenti potrebbero essere in classe per venerdì prossimo». Un problema, in realtà, c'è già. Riguarda le nomina degli insegnanti di strumento nei licei musicali, che nel trevigiano sono stati attivati al Giorgione di Castelfranco e al Marconi di Conegliano. Il bando prevedeva che i docenti, oltre al titolo, avessero anche un anno di servizio. Poi il ministero ha chiarito che bastavano 16 giorni. Chi ha presentato la domanda senza il requisito è stato depennato dagli elenchi. «E si apre pure un altro fronte sottolinea Marco Moretti della Flc Cgil di Treviso cioè quello dei docenti che non hanno presentato la domanda perché non avevano un anno di servizio alle spalle. E' stato specificato che bastavano 16 giorni solo quando i termini erano già scaduti. Se il ministero non cambierà idea, si potrebbero aprire nuovi contenziosi legali».
I TANTI PROBLEMI
Tra i problemi, poi, c'è anche la carenza di collaboratori scolastici. «Ci sono istituti che partiranno con metà personale rivela Morgante orario ridotto o meno, dovranno comunque pulire e sanificare gli ambienti». In tutto ciò le scuole navigano a vista. All'inizio saranno necessariamente costrette a seguire un orario ridotto. «L'orario provvisorio in forma ridotta sarà proposto per le prime due settimane spiegano da liceo scientifico Da Vinci, guidato dal preside Mario Dalle Carbonare anche in ragione della necessità di giungere al completamento dell'organico dei docenti».
ORARIO RIDOTTO
Discorso simile all'itis Planck, dove nei primi giorni si faranno solo tre ore di lezione. Qui si stanno attendendo i nuovi banchi annunciati dal commissario Domenico Arcuri. Nel frattempo dove non sarà possibile mantenere la distanza anti-contagio, i ragazzi indosseranno la mascherina anche durante le lezioni. A proposito delle mascherine, ancora non si sa quando arriveranno quelle promesse dallo stesso commissario. «In attesa che arrivino le mascherine chirurgiche messe a disposizione gratuitamente dicono dal liceo classico Canova si invitano le famiglie a provvedere, evitando quelle di stoffa». Alcune scuole, inoltre, come il liceo artistico di Treviso, hanno deciso di spegnere per motivi di igiene i distributori delle bevande calde. Funzioneranno solo quelli delle merendine e delle bibite confezionate.
Fuori dagli istituti, l'incognita più grande riguarda il trasporto scolastico. Mom ha fatto di tutto per farlo ripartire in sicurezza, nel rispetto del limite di riempimento dei mezzi fino all'80% dei posti a causa dell'emergenza coronavirus. Attraverso le aziende di autoservizi private sono stati reperiti 70 bus per colmare il buco che sulla carta è pari a 100 mezzi. Ed è stato stretto un nuovo accordo con i sindacati per poter impiegare gli autisti in modo più flessibile. Solo la sigla Sgb, che rappresenta una quota importante degli operatori del servizio urbano, si è chiamata fuori. «Garantiremo il servizio assicura il segretario, Danilo Scattolin ma organizzeremo un'assemblea con i lavoratori per mettere ai voti la proposta della società. Sarà sostanzialmente un referendum». Venerdì, infine, c'è stato un flash mob della Rete degli studenti medi davanti alla biglietteria di Mom. «Una delle poche notizie che si ha sulla riapertura è il fatto che mancano 100 autobus necessari a mantenere le distanze di sicurezza tira le fila Carlo Garzara, coordinatore della Reds di Treviso con una pandemia in corso non si può continuare a fare finta di niente: servono più autobus e navette per permettere a studenti e lavoratori di muoversi in sicurezza».
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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