LA REGOLA
TREVISO Le case di riposo ora sono chiamate a eseguire i test rapidi

Giovedì 22 Ottobre 2020
LA REGOLA TREVISO Le case di riposo ora sono chiamate a eseguire i test rapidi
LA REGOLA
TREVISO Le case di riposo ora sono chiamate a eseguire i test rapidi per il coronavirus sui familiari che incontrano gli anziani. Ma al momento non ci sono abbastanza tamponi. E così oltre la metà dei 57 centri servizi della Marca ha di fatto sospeso le visite in presenza fino a data da destinarsi. Discorso a parte per la casa di riposo Villa Belvedere di Crocetta: la direzione ha messo in lockdown l'intera struttura per l'esplosione di un focolaio che al momento conta 5 anziani contagiati, tutti asintomatici. Per quanto riguarda i controlli sui familiari che entrano nei centri servizi, l'Usl ha definito un piano che prevede l'esecuzione di 50mila test al mese. «I tamponi sono stati forniti», dicono dall'azienda sanitaria. Ma alle strutture i conti non tornano. Fino ad ora alcune ne hanno ricevuti solo 50. Pochi, se si pensa che quelle più grandi si ritroverebbero a dover fare qualcosa come mille test a settimana. Da qui la decisione di blindarsi in attesa di chiarimenti.
LA LETTERA
Nei giorni scorsi i centri servizi hanno scritto una lettera all'azienda sanitaria indicando una serie di criticità. La prima riguarda il personale. Per poter eseguire i tamponi sui familiari bisogna staccare un infermiere per almeno mezz'ora, tra vestizione, test e svestizione. Un impegno che molte case di riposo vedono come insostenibile alla luce della già pesante carenza di personale. Un altro nodo riguarda l'indicazione di scegliere preferibilmente un solo parente da far entrare. Questo, secondo i centri servizi, scatenerebbe una serie di problemi difficilmente gestibili. Basta pensare agli anziani in casa di riposo che hanno più di un figlio. L'ultimo problema è relativo alla responsabilità: cosa succederebbe se un infermiere leggesse male un test o se per mille motivi causasse un danno a un familiare mentre fa il tampone? Di seguito le strutture hanno proposto all'Usl di fare i controlli con gli infermieri della stessa azienda sanitaria o di usare i Covid point sul territorio. Proposte che al momento non hanno trovato seguito.
LE LINEE
A breve l'Usl dovrebbe divulgare le nuove linee operative, specificando quando verranno distribuiti i tamponi necessari. Le indicazioni potrebbero rappresentare una svolta. I centri servizi, però, si augurano che più che sui familiari, le attenzioni vengano concentrate sugli operatori, che entrano in stretto contatto con gli anziani. Gli screening periodici sono ormai scivolati verso una cadenza mensile. La proposta è di tornare a farli ogni settimana. In tutto ciò le case di riposo hanno ripreso a gestire le visite dei familiari con il massimo livello di precauzione possibile. Qualcuno ha proprio bloccato le prenotazioni per gli ingressi: nemmeno 20 minuti a settimana. Altre continuano con le visite dall'esterno: i familiari possono sostanzialmente vedere i loro cari attraverso le vetrate, rimanendo nel giardino delle strutture. E così via.
IL CASO
L'aumento dei contagi ha fatto salire il rischio. La conferma arriva anche dal focolaio di Villa Belvedere di Crocetta. Lunedì pomeriggio un'anziana era stata inviata al pronto soccorso di Castelfranco per una visita per il sospetto di problemi vascolari e neurologici. Qui la signora, asintomatica, è risultata positiva al coronavirus. Di seguito è stata trasferita nell'ospedale di Vittorio Veneto. La struttura, in accordo con l'Usl, ha poi sottoposto a tampone rapido le tre compagne di stanza della donna. E anche loro sono risultate contagiate, senza sintomi. Nelle ultime ore il focolaio si è ulteriormente allargato. «Gli ospiti nel nucleo Covid sono in tutto 5. Al momento asintomatici spiega il presidente Marco Tappari e ad oggi non risulta nessun caso di positività tra i 122 ospiti dei nuclei ordinari». La struttura resta in lockdown: tutte le visite e tutti i servizi esterni sono sospesi a tempo indeterminato. Due invece i positivi al Cesana Malanotti di Vittorio Veneto, sui 42 contagi totali registrati nel comune.
M.Fav.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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