La rabbia di Cognonato: «Un disastro, ci hanno tolto il futuro»

Lunedì 26 Ottobre 2020
«È un disastro». Roberto Cognonato, gestore del Centro Natatorio Comunale di Treviso, al terzo mandato come presidente del Comitato veneto della Federazione Italiana Nuoto, non nasconde la sua amarezza di fronte alla nuova chiusura delle piscine, decisione inserita nel nuovo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «Siamo esterrefatti da questo tipo di scelta - afferma - si è andati a penalizzare un settore nel quale l'attività fisica veniva svolta in piena sicurezza, in modo controllato e vigilato. Tutte quelle persone, compresi i giovani, alle quali viene negata la possibilità di ritrovarsi e praticare uno sport in modo vigilato e senza assembramenti ora dove andrà?». Una domanda che resta sospesa a far intendere chiaramente che, seppur in una fase emergenziale come questa, sia necessario dare ai cittadini punti di ritrovo e di sfogo controllati. «Esattamente oggi - prosegue Cognonato - sono 5 mesi dalla riapertura. Abbiamo fatto enormi sforzi e investimenti per ripartire in piena sicurezza. Non abbiamo avuto alcun contagio. Zero. Questa settimana in tutta Italia sono state fatte ispezioni da parte dei Nas negli impianti natatori e hanno trovato tutto in regola. Eppure non è servito a nulla: siamo arrivati all'ennesima beffa. Siamo di nuovo bloccati. Ripartire dopo questo ennesimo blocco per molti sarà un'impresa impossibile».
Una stretta quella su piscine e palestra che Conte aveva già fatto trapelare una settimana fa quando aveva dato l'ultimatum a tutti in centri non in regola. «Erano solo chiacchiere - precisa Cognonato - servivano a preannunciare ciò che avevano già deciso: se in 5 mesi non era emerso nulla, cosa poteva saltare fuori in una settimana. La verità è che questo è un settore debole e facilmente sacrificabile. Ma è un settore che oltre a coinvolgere milioni di sportivi, dà lavoro a migliaia e migliaia di persone che ora più che mai sono in ginocchio e con un futuro del tutto incerto. È un disastro. Non ci sono prospettive. E non ci sono speranze che arrivino gli aiuti reali promessi dal Governo. Le società sono ripartite con investimenti e indebitandosi. Ora non hanno margine per proseguire».
E proprio per parlare di queste problematiche, Cognonato incontrerà l'amministrazione comunale: «In queste condizioni non possiamo fare più investimenti».
Ma. C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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