LA PROMESSA
TREVISO Meno mercatini, più qualità. E grandi eventi all'ex dogana, dove verranno realizzate delle strutture adeguate e permanenti. Mario Conte ha in mente una città aperta alle manifestazioni, ma non a tutti i costi. «Il problema- spiega il sindaco - è di programmare l'attività in modo che tutti sappiano per tempo cosa accadrà e possano così organizzarsi. Una cosa che, negli ultimi anni, è mancata». Conte vuole evitare alcuni problemi che hanno angustiato la giunta Manildo, a cominciare dalle polemiche di chi vive e lavora in centro storico e sopporta poco eventi e appuntamenti che blindano la città.
PROGRAMMAZIONE
«La mia intenzione - spiega - è di costituire un tavolo di concertazione formato da un rappresentante dei Lavori Pubblici, uno delle Attività Produttive, poi dello Sport e della Cultura. Qui si dovranno armonizzare programmi e necessità, che dovranno essere adeguatamente comunicate alla città. Non voglio più vedere domeniche in cui si incrociano eventi di ogni tipo creando solo confusione o un mese con il cento chiuso tutti i fine settimana. Vorrei evitare episodi come quello capitato a Santa Caterina, dove era in programma un concerto di violoncello e nella piazza accanto una festa con musica moderna». Conte punta poi sui mercatini: «Non voglio più vedere bancarelle con cineserie o prodotti di bassa qualità, meglio di non farli. Ben vengano invece mercatini di qualità, che creano valore aggiunto alla città e al commercio. Dovremo studiarli per bene». Infine le mura, da sempre palcoscenico per appuntamenti che richiamano migliaia di persone: «Le mura, promette il sindaco, vanno tutelate, protette. La nostra intenzione, anche in questo caso, è di avere un programma con meno eventi ma di qualità più alta. È questa la strada da seguire». Altro passaggio fondamentale sarà la comunicazione: «Ci sarà un portavoce e un'altra persone, probabilmente uno stagista, che avrà il compito di curare tutti social network di sindaco e assessori. Punto molto su questo tipo di rapporto che sarà sempre molto aperto diretto sia nei confronti dei cittadini che della stampa».
P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO Meno mercatini, più qualità. E grandi eventi all'ex dogana, dove verranno realizzate delle strutture adeguate e permanenti. Mario Conte ha in mente una città aperta alle manifestazioni, ma non a tutti i costi. «Il problema- spiega il sindaco - è di programmare l'attività in modo che tutti sappiano per tempo cosa accadrà e possano così organizzarsi. Una cosa che, negli ultimi anni, è mancata». Conte vuole evitare alcuni problemi che hanno angustiato la giunta Manildo, a cominciare dalle polemiche di chi vive e lavora in centro storico e sopporta poco eventi e appuntamenti che blindano la città.
PROGRAMMAZIONE
«La mia intenzione - spiega - è di costituire un tavolo di concertazione formato da un rappresentante dei Lavori Pubblici, uno delle Attività Produttive, poi dello Sport e della Cultura. Qui si dovranno armonizzare programmi e necessità, che dovranno essere adeguatamente comunicate alla città. Non voglio più vedere domeniche in cui si incrociano eventi di ogni tipo creando solo confusione o un mese con il cento chiuso tutti i fine settimana. Vorrei evitare episodi come quello capitato a Santa Caterina, dove era in programma un concerto di violoncello e nella piazza accanto una festa con musica moderna». Conte punta poi sui mercatini: «Non voglio più vedere bancarelle con cineserie o prodotti di bassa qualità, meglio di non farli. Ben vengano invece mercatini di qualità, che creano valore aggiunto alla città e al commercio. Dovremo studiarli per bene». Infine le mura, da sempre palcoscenico per appuntamenti che richiamano migliaia di persone: «Le mura, promette il sindaco, vanno tutelate, protette. La nostra intenzione, anche in questo caso, è di avere un programma con meno eventi ma di qualità più alta. È questa la strada da seguire». Altro passaggio fondamentale sarà la comunicazione: «Ci sarà un portavoce e un'altra persone, probabilmente uno stagista, che avrà il compito di curare tutti social network di sindaco e assessori. Punto molto su questo tipo di rapporto che sarà sempre molto aperto diretto sia nei confronti dei cittadini che della stampa».
P. Cal.
