LA POLEMICA
TREVISO Un tweet dedicato al sindaco Mario Conte rilanciato da Matteo Salvini è stato più che sufficiente a scatenare l'ira del Pd trevigiano e dell'ex sindaco Giovanni Manildo. Dal palco di Pontida l'attuale primo cittadino ha arringato la folla con toni a dir poco accesi: «Sono bastati 5 anni al Pd per rovinare Treviso e farla invadere da rom e clandestini. Ce li portavano con i bus abbandonandoli alla stazione. Abbiamo subito un'amministrazione, noi come Sindaci e voi come cittadini». E a Treviso qualcuno non ha gradito. Manildo, per esempio, che pubblica il Tweet con gli strali di Conte commentando con un semplice: «Mah..». Nemmeno un commento, a dire il vero, ma quanto basta per dare fuoco alle polveri: 129 commenti in quattro ore, 26 condivisioni.
LA REPLICA
La base del Pd trevigiano si stringe attorno al suo ex sindaco e su Conte piove un po' di tutto. «Che caduta di stile!», sottolinea Sossio Vitale, ex consigliere comunale di Treviso Civica; «Volgare propaganda. Un insulto all'intelligenza dei trevigiani», ribatte Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Pd; «Che schifo», taglia corto Luigi Amendola, ex consigliere provinciale della sinistra»; «Quel che si dice dar aria alla bocca...che poveretto», sferza l'ex assessore al bilancio Alessandra Gazzola». E in questa ridda di commenti s'infila anche un duello nel duello, quello tra l'ex sindaco di Casier Miriam Giuriati e l'attuale primo cittadino di Villorba Marco Serena. La prima graffia: «Ricordo che il sindaco che ha portato i clandestini in stazione a Treviso era un sindaco della lega di un paese confinante Treviso», scrive alludendo a Serena. Che replica: «Non in stazione, ma dove mi ha detto il Prefetto di consegnarli allo Stato! Per cortesia, non scriviamo sciocchezze, Miriam». La quale rilancia: «Serena li hai lasciati davanti il Duomo di Treviso chi scrive e dice sciocchezze descrivendo una Treviso che non c'è mai stata non sono io». Conte, di fronte a un simile fuoco di fila, non fa una piega. Ma precisa: «Ho parlato del Pd, non di Manildo». Poi però nel tardo pomeriggio, sul suo profilo ufficiale, attacca di nuovo: «In questo mio primo anno da sindaco, dopo 5 anni di Partito Democratico che ha riempito la città di clandestini, mi sono preso pure una denuncia da Rom, Sinti e Camminanti: gente con la Mercedes ultimo modello che occupa le case popolari, destinate ai trevigiani bisognosi! Ecco, per loro e per tutti i finti profughi, spacciatori e rompi balle vari la festa è finita». E poi, tornando alla reazione del Pd trevigiano, aggiunge: «Politiche buoniste e confusionarie hanno caratterizzato il governo del Pd, comprese le amministrazioni locali amiche. I numeri parlano chiaro. Non sento invece il Pd trevigiano parlare della sua festa al prato della Fiera: questo, credo, debba preoccuparli maggiormente».
Paolo Calia
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO Un tweet dedicato al sindaco Mario Conte rilanciato da Matteo Salvini è stato più che sufficiente a scatenare l'ira del Pd trevigiano e dell'ex sindaco Giovanni Manildo. Dal palco di Pontida l'attuale primo cittadino ha arringato la folla con toni a dir poco accesi: «Sono bastati 5 anni al Pd per rovinare Treviso e farla invadere da rom e clandestini. Ce li portavano con i bus abbandonandoli alla stazione. Abbiamo subito un'amministrazione, noi come Sindaci e voi come cittadini». E a Treviso qualcuno non ha gradito. Manildo, per esempio, che pubblica il Tweet con gli strali di Conte commentando con un semplice: «Mah..». Nemmeno un commento, a dire il vero, ma quanto basta per dare fuoco alle polveri: 129 commenti in quattro ore, 26 condivisioni.
LA REPLICA
La base del Pd trevigiano si stringe attorno al suo ex sindaco e su Conte piove un po' di tutto. «Che caduta di stile!», sottolinea Sossio Vitale, ex consigliere comunale di Treviso Civica; «Volgare propaganda. Un insulto all'intelligenza dei trevigiani», ribatte Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Pd; «Che schifo», taglia corto Luigi Amendola, ex consigliere provinciale della sinistra»; «Quel che si dice dar aria alla bocca...che poveretto», sferza l'ex assessore al bilancio Alessandra Gazzola». E in questa ridda di commenti s'infila anche un duello nel duello, quello tra l'ex sindaco di Casier Miriam Giuriati e l'attuale primo cittadino di Villorba Marco Serena. La prima graffia: «Ricordo che il sindaco che ha portato i clandestini in stazione a Treviso era un sindaco della lega di un paese confinante Treviso», scrive alludendo a Serena. Che replica: «Non in stazione, ma dove mi ha detto il Prefetto di consegnarli allo Stato! Per cortesia, non scriviamo sciocchezze, Miriam». La quale rilancia: «Serena li hai lasciati davanti il Duomo di Treviso chi scrive e dice sciocchezze descrivendo una Treviso che non c'è mai stata non sono io». Conte, di fronte a un simile fuoco di fila, non fa una piega. Ma precisa: «Ho parlato del Pd, non di Manildo». Poi però nel tardo pomeriggio, sul suo profilo ufficiale, attacca di nuovo: «In questo mio primo anno da sindaco, dopo 5 anni di Partito Democratico che ha riempito la città di clandestini, mi sono preso pure una denuncia da Rom, Sinti e Camminanti: gente con la Mercedes ultimo modello che occupa le case popolari, destinate ai trevigiani bisognosi! Ecco, per loro e per tutti i finti profughi, spacciatori e rompi balle vari la festa è finita». E poi, tornando alla reazione del Pd trevigiano, aggiunge: «Politiche buoniste e confusionarie hanno caratterizzato il governo del Pd, comprese le amministrazioni locali amiche. I numeri parlano chiaro. Non sento invece il Pd trevigiano parlare della sua festa al prato della Fiera: questo, credo, debba preoccuparli maggiormente».
Paolo Calia