LA POLEMICA
TREVISO Lunedì scorso a Otterlo, in Olanda, la presentazione

Lunedì 20 Gennaio 2020
LA POLEMICA TREVISO Lunedì scorso a Otterlo, in Olanda, la presentazione
LA POLEMICA
TREVISO Lunedì scorso a Otterlo, in Olanda, la presentazione del nuovo ciclo di mostre di Marco Goldin. E con il cartellone, la polemica. A seguire una settimana di botta e risposta e il fermento della città: «Aridatece Goldin». La maggioranza fa quadrato intorno al sindaco Mario Conte e alle sue scelte: «Per Goldin porte aperte - spiegava il primo cittadino - ma in quel momento non potevamo esporci economicamente in quel modo». Il critico d'arte ha ribattuto con una circostanziata ricostruzione degli eventi accaduti tra la primavera e l'autunno del 2018. Il mondo economico e gli esercenti trevigiani si sono pronunciati a favore delle grandi mostre di Linea d'ombra e al considerevole indotto economico generato. E oggi sulla diaspora Goldin a Padova interviene anche la Filcams Cgil, che rappresenta i lavoratori del commercio e del turismo.
LA CRITICA
«Dietro la questione Goldin c'è lo scivolone dell'amministrazione Conte, ma per il capoluogo la posta in gioco è alta: il volano economico generato dai grandi eventi porta economie di scala, reti di impresa e soprattutto posti di lavoro. Imprescindibile farne a meno entra in polemica il segretario generale di Treviso, Alberto Irone - Aver regalato a Padova Goldin è un errore e una grande occasione mancata che svilisce Treviso. A un anno e mezzo dall'insediamento dell'amministrazione Conte non si è prodotto nessun risultato sulla gestione e programmazione dei grandi eventi: quelli già esistenti non trovano nuove energie, quelli promessi latitano nella realizzazione, quelli messi in piedi non ingranano a sufficienza per rappresentare per il capoluogo e il territorio un vero impulso di rilancio all'altezza di una città che chiede iniziative di respiro nazionale e internazionale».
L'ANALISI
«Così il commercio soffre - continua Irone - le attività del centro storico chiudono e il sistema turismo resta sempre figlio di un Dio minore. Un vero peccato se pensiamo alle grandi possibilità che in questo momento si aprono e che sono in gioco, dalla permanenza e implementazione sostenibile dell'aeroporto alla vicinanza alle colline del prosecco, dallo scorso anno patrimonio Unesco. Diventa un'emergenza ritrovare lucidità amministrativa e abbandonare le polemiche conclude Irone e mettersi a lavorare seriamente, anche con i comuni contermini e le parti sociali per la crescita di un settore che chiede la realizzazione di eventi di grande richiamo».
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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