LA POLEMICA
TREVISO Il primo dato è che da oggi, dopo sette giorni di sforamento

Martedì 7 Gennaio 2020
LA POLEMICA
TREVISO Il primo dato è che da oggi, dopo sette giorni di sforamento delle pm10, l'allerta a Treviso da verde salirà ad arancione, e in base all'ordinanza antismog, che tornerà in vigore dopo le feste, dovranno evitare il territorio comunale anche i veicoli diesel euro 4. Ma è il dibattito sul futuro dei panevin a tenere banco in città e a far scontrare maggioranza e opposizione. Il picco della notte dei falò è stato molto elevato, 445 microgrammi per metro cubo d'aria, secondo la centralina di via Lancieri da Novara. Non è questo che ha causato l'inasprimento dei blocchi del traffico, dal momento che i livelli di polveri sottili sono oltre i limiti dal 31 dicembre. Ma i panevin sono finiti lo stesso sul banco degli imputati, fin dalla prima mattina di ieri, quando il capogruppo del Pd trevigiano Stefano Pelloni ha pubblicato su Facebook un post definito muto, che lasciava parlare i numeri, vale a dire il grafico dell'Arpav con il picco di smog.
IL DATO
Tabella per tabella, l'assessore all'Ambiente Alessandro Manera ha replicato con lo storico della centralina di via Lancieri, ricordando come dopo i falò del 2015, quando ad amministrare era il centrosinistra, il picco era stato di 450. «Noi ci teniamo a mantenere queste tradizioni spiega Manera - è chiaro che è un sacrificio in termini ambientali, ma è un'eccezione che viene fatta una volta l'anno». L'assessore poi attacca il Pd: «Molti esponenti non si ricordano quando andavano loro a organizzare i panevin, o a far festa, a mangiare pinza e bere brulé. Evidentemente le elezioni del 2018 hanno fatto perdere loro la memoria». Accusa che muove anche il capogruppo della Lega Riccardo Barbisan, che chiosa: «Non c'è Epifania senza isteria».
LA REPLICA
«Io ci partecipo ancora ai panevin replica Pelloni - le tradizioni sono importanti ed è giusto andarci, dopodiché sono consapevole che a oggi la pianura padana è una delle zone più inquinate del pianeta, dobbiamo smetterla di chiudere gli occhi di fronte a questi dati». Durissimo l'ex vicesindaco Roberto Grigoletto, che parla di attentato alla salute. «Chi ha la responsabilità politica e amministrativa della città e dei cittadini dovrebbe farsi un serio esame di coscienza invece di giustificare queste politiche, chiedere scusa e cambiare rotta». Estremamente critici nei confronti di una città che si è trasformata in camera a gas anche un altro consigliere dem, Nicolò Rocco e il rappresentante di Coalizione civica Luigi Calesso, mentre Antonella Tocchetto, presente l'altra sera al panevin degli scout in via Borgo Furo, invoca soluzioni efficaci contro l'inquinamento, ma difende i falò. «I polmoni dei trevigiani ringraziano è il commento sarcastico del consigliere del gruppo misto Domenico Losappio - solo due mesi fa la Lega aveva condiviso con l'opposizione la mozione con la quale si prende atto dell'emergenza climatica ed ecologica e ci si impegna ad attuare ogni forma di tutela consona alla salvaguardia ambientale. Consentire questo picco di pm10 significa attuare ogni forma di tutela dell'ambiente? Chissà dove potremo arrivare fra un anno».
Lina Paronetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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