LA POLEMICA
TREVISO «Conte dice di voler risolvere il problema? Sono passati

Venerdì 21 Febbraio 2020
LA POLEMICA
TREVISO «Conte dice di voler risolvere il problema? Sono passati già due anni. La prima cosa che deve fare è rendersi conto che deve essere lui a farlo, non altri, come i presidi o i professori». Roberto Grigoletto, consigliere comunale del Pd, ex assessore alla sicurezza e al sociale, oltre che insegnante, critica senza mezze misure l'appello attraverso il quale il sindaco Mario Conte ha chiesto alle scuole di segnalare al municipio i giovani che manifestano più criticità. Cioè quelli che solitamente vengono visti come bulli.
Il primo cittadino aveva lanciato l'idea dopo l'aggressione a colpi di spray urticante contro un 16enne di Volpago avvenuta nell'area dei giardinetti di Porta Altinia. «Ma sa quello che dice quando chiede alle scuole di segnalare i nomi degli alunni critici? A parte il profilo di legalità che dovrebbe conoscere e di cui tener conto, vorrei sapere quando pensa di smetterla di demandare sempre a soggetti terzi la responsabilità di risolvere i problemi, che fanno capo invece alla sua amministrazione attacca il consigliere di opposizione faccia come avevamo fatto noi: dato che buona parte dei ragazzi presenti in quel quadrante, specialmente il sabato pomeriggio, non sono residenti a Treviso, proceda con l'identificazione e poi contatti i colleghi sindaci, gli assessori al sociale e gli assistenti sociali dei Comuni di provenienza perché possano intervenire tempestivamente presso le famiglie di origine. Può farsi aiutare anche dalla Mom, che ogni giorno trasporta in città tanti ragazzi».
«Noi avevamo iniziato un lavoro che Conte, se mettesse da parte la presunzione e la sindrome da aspirante primo della classe, che non è, potrebbe e anzi dovrebbe portare avanti conclude Grigoletto avevo anche aperto un tavolo, coordinato appunto dal Comune capoluogo, con gli assessori al sociale dei Comuni limitrofi, oltre che impiegato la risorsa degli operatori di strada e utilizzato a tale scopo un progetto che poi l'Usl ha purtroppo soppresso».
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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