LA POLEMICA
PREGANZIOL Il Muro di Berlino divide ancora. Questa volta non si

Domenica 10 Novembre 2019
LA POLEMICA
PREGANZIOL Il Muro di Berlino divide ancora. Questa volta non si tratta di macrosistemi, ma di una polemica interna al consiglio Comunale di Preganziol. «La maggioranza si rifiuta di fare incontri informativi sui crimini commessi dal Comunismo», attaccano la Lega e Impegno Comune. «Il nostro no si basa su un'errata interpretazione del Tavolo della Pace - rispondono invece dal Pd - interpretazione che anzichè abbattere il muro di pregiudizio, lo alimenta». Durante il consiglio comunale del 7 novembre i gruppi consiliari di Impegno Comune e della Lega hanno presentato una mozione per celebrare la caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989) a trent'anni dallo storico evento e per allargare alle vittime del comunismo il lavoro di sensibilizzazione culturale già svolto con riferimento alle vittime del nazismo. La mozione, che porta la prima firma della consigliera Simonetta Trabucco (Impegno Comune), chiedeva all'amministrazione di «proporre sul territorio momenti di approfondimento, di conoscenza e di riflessione, riguardo a questi avvenimenti che i nostri ragazzi conoscono ancora troppo poco, promuovendo, in particolare nelle scuole, incontri, letture e testimonianze che consentano a tutti di riflettere su quanto il valore della libertà e dei diritti umani sia essenziale alla convivenza tra le nazioni». Il no di Galeano e della sua maggioranza è dovuto alle premesse della mozione consigliare. Ma il centrodestra non ci sta.
IL DUELLO
«Non è possibile celebrare la caduta del muro di Berlino senza riportare e trasmettere ai ragazzi delle nostre scuole quante atrocità e crimini venivano commessi ad oriente del muro ed in Unione sovietica - attacca però Raffaele Freda - stanno utilizzando degli argomenti retorici per non doversi esprimere sui crimini comunisti, votate in modo ciecamente ideologico». La promotrice dell'iniziativa, Simonetta Trabucco, sottolinea come dal suo punto di vista i due estremismi si equiparino perchè: «Il comunismo è stato un regime dispotico, che ha prodotto la più massiccia e duratura violazione dei diritti umani, culturali e religiosi del secolo scorso». Stefania Carrer, capogruppo del Pd, chiarisce come il no nasca dal fatto che Trabucco e i suoi abbiano forzato i significati della Tavola della Pace: «L'iniziativa lanciata dalla Tavola della Pace in occasione del trentesimo anniversario del Muro di Berlino è sicuramente lodevole e merita la più ampia condivisione tra gli enti locali, compreso il nostro Comune. Come sappiamo, per 28 anni il Muro di Berlino è stato il paradigma del mondo. Tale paradigma non riguardava solo l'Europa: alla fine della seconda guerra mondiale i muri erano 7. Trent'anni fa, nel 1989 erano diventati 16. Nei primi 10 anni dopo la fine della guerra fredda ne sono stati costruiti 14. Oggi gli studiosi ne hanno contati 77». Per questo motivo la maggioranza ha proposto di inserire un nuovo punto all'ordine del giorno, avanzando il testo autentico della mozione così come proposto dai fautori dell'iniziativa Tavola della Pace, con l'indicazione a superare le contrapposizioni. «La forzatura sul Comunismo non è in linea con i principi dell'iniziativa, ed è una libera interpretazione della minoranza», conclude la capogruppo.
E. F.
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