LA PAURA
TREVISO L'osteria Muscoli's chiude per Covid. L'annuncio è comparso

Domenica 25 Ottobre 2020
LA PAURA TREVISO L'osteria Muscoli's chiude per Covid. L'annuncio è comparso
LA PAURA
TREVISO L'osteria Muscoli's chiude per Covid. L'annuncio è comparso ieri pomeriggio, all'ingresso del locale anima della Pescheria. Un membro dello staff è risultato positivo al tampone. E allora Fabio Tambarotto e il fratello Mauro hanno preso la decisione: si chiude fino a quando la situazione non migliora. «Adesso - spiega Fabio - siamo tutti in quarantena. Poi dovremmo farci il tampone e potremo tornare al lavoro solo quando saremo tutti negativi e avremo sanificato completamente tutti gli ambienti del nostro locale». Difficile fare pronostici su quando Muscoli's riaprirà. Di certo per qualche giorno non si potranno gustare i piatti della tradizione trevigiani, i cicchetti e i vari vini che fanno la fortuna del locale.
IL SEGNALE
Tutto è cominciato venerdì, quando uno dei cinque dipendenti del locale ha cominciato ad accusare leggeri sintomi di malessere. E oggi basta una febbriciattola per far scattare l'allarme: «Il nostro collaboratore ha chiesto di poter fare un tampone e l'esito è stato inequivocabile: positivo - continua - a quel punto abbiamo deciso di chiudere il locale per poter seguire il protocollo previsto. Inutile fare finta di niente e continuare a lavorare. Ora siamo tutti in isolamento volontario e in attesa di fare anche noi i tamponi». I fratelli Tambarotto, a questo punto, non temono più di tanto le eventuali, ulteriori, limitazioni in arrivo con i prossimi decreti firmati da Governo: «Se arriveranno altre limitazioni potremo dire di averle anticipate perchè ci siamo già chiusi da soli - sorride Fabio - riteniamo che sia la cosa più giusta da fare. Del resto solo così, facendo ognuno il suo, si può tentare di limitare il contagio».
PROSPETTIVE
Il periodo non è di certo dei migliori anche se una delle osterie simbolo della città riusciva a tenere botta seppure tra orari di lavoro per forza ridotti, tensioni e paure. «Il lavoro, a dire il vero, non andava male. Nonostante tutto i clienti si vedevano. Di certo diventava ogni giorno sempre più difficile. La gente inizia ad avere paura, a uscire di meno. E lo si nota. Io stesso - ammette Fabio - non entrerei in un posto con troppe persone all'interno. Figurarsi quindi la situazione nei locali cittadini. Fare il nostro lavoro, adesso, è penalizzante. Purtroppo i momenti che viviamo sono questi, non possiamo farci niente se non dare il nostro contributo per la sicurezza di tutti. Noi abbiamo scelto di essere chiari, di dire chiaramente cosa ci è successo annunciando questa chiusura temporanea. Quando saremo sicuri di essere tutti negativi e avremo risanato il locale, torneremo».
Paolo Calia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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