La palestra: «Meglio cartacei, ma con l'obbligo è un caos»

Giovedì 5 Agosto 2021
La palestra: «Meglio cartacei, ma con l'obbligo è un caos»
L'ORGANIZZAZIONE
TREVISO Green pass obbligatorio anche nelle palestre. In vigore dal 6 agosto, ma il passaporto vaccinale comporta non pochi problemi per gli imprenditori del settore. Dopo mesi di sacrifici e chiusure, sono ora alle prese con le difficoltà gestionali che il decreto legge del 23 luglio comporta. Ne parla Paolo Baggio, titolare della Palestra De Ferrari di Treviso. Come funziona il Green pass in palestra? «Noi, per comodità, preferiamo il cartaceo alla versione digitale. Li raccogliamo una volta sola, anche perché il turnover dei clienti non è tale da richiedere che questo venga mostrato ogni volta. Loro ci portano una copia, noi li segniamo come vaccinati e così possono entrare le volte successive senza doverlo esibire nuovamente».
Avete avuto problemi con la gestione dei certificati?
«Sì. Abbiamo avuto molti problemi. Il primo è che non tutti riescono a scaricare il pass dopo la prima dose. Non si capisce inoltre se sia sufficiente che il cliente abbia avuto il Covid da poco per consentirgli l'accesso. Non so se basti la dichiarazione del Usl anche senza il Green pass. Ho provato a chiamare, ma non mi hanno saputo dire nulla. Girano inoltre, almeno da quello che mi è stato detto, molti green pass falsi e io non saprei proprio come capire se quelli che mi vengono presentati lo siano o meno. Per ora non credo di averne mai visto uno, ma è solo una supposizione. Ci sono poi parecchie persone contrarie ai vaccini e che hanno deciso di bloccare i loro abbonamenti. Abbonamenti che, magari, già due volte erano stati bloccati in passato, tra chiusure e riaperture, e la cosa ci ha creato molti problemi gestionali. Tenere conto di tutti queste nuove scadenze non è facile e prende pure un bel po' di tempo».
Ci sono state molte lamentele?
«Molti clienti si sono lamentati, certamente. Soprattutto, ripeto, coloro che non hanno intenzione di vaccinarsi. Ci sono state addirittura persone che hanno chiesto la restituzione dei soldi dell'abbonamento oltre e a quelli che hanno voluto congelarlo per la terza volta. Purtroppo questa è la situazione e non ci può fare molto».
Non proprio una manna dal cielo insomma, dopo i duri mesi di zona rossa..
«Direi proprio di no. Le palestre stanno lavorando in perdita e io, da un punto di vista da imprenditore, sono contrario a questa misura di sicurezza, almeno nella forma in cui è stata presentata ora. Certo come cittadino, sono d'accordo e vorrei che meno persone si dimostrassero reticenti a vaccinarsi. Se però la legge deve essere questa, lo Stato deve anche rendersi conto delle grandi fatiche che noi, piccoli e medi imprenditori, stiamo affrontando e deve venirci incontro». (ab)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci