LA NOVITÀ
TREVISO «Nessuna bocciatura da parte mia nei confronti degli

Mercoledì 30 Settembre 2020
LA NOVITÀ
TREVISO «Nessuna bocciatura da parte mia nei confronti degli assessori, che confermo tutti. Rivedremo solo alcune deleghe, semplicemente perché voglio incrementare l'attenzione su alcune tematiche». Il sindaco Mario Conte lo ribadisce: il mini-rimpasto di giunta si farà. Ma non riguarda i componenti della squadra, destinati a rimanere gli stessi, quanto piuttosto le materie di cui alcuni di loro dovranno occuparsi. In particolare, come anticipato dal Gazzettino ieri, la competenza del verde passerà da Sandro Zampese ad Alessandro Manera, mentre lo sport sarà affidato al vicesindaco Andrea De Checchi, sgravando così l'attuale titolare Silvia Nizzetto. Le ragioni del cambiamento le riassume il sindaco stesso: «L'ho sempre detto, noi della giunta siamo quotidianamente sotto esame e l'esito del buon lavoro di un assessore si riflette nella soddisfazione dei cittadini. Ci sono talvolta delle tematiche che necessitano di maggiore attenzione: come ad esempio, in questo momento, il settore della scuola, che con l'emergenza Covid deve affrontare una serie di situazioni delicate, o il settore dei lavori pubblici, vista l'entità degli investimenti che vogliamo effettuare in questo ambito. Ecco che lì interverrò sulla distribuzione delle deleghe, perché vorrei che alcuni assessori potessero concentrarsi su temi che reputo fondamentali e strategici per l'amministrazione».
ACCUSA E DIFESA
Il primo cittadino respinge sul nascere le polemiche politiche: il nuovo assetto non sottende un giudizio negativo sull'operato degli assessori a cui verranno sfoltite le deleghe. La rinnovata articolazione punta, anzi, a rendere più agevole il lavoro a chi, nel prossimo futuro, rischiava di doversi dividere su troppi fronti, finendo per non riuscire a seguirli a dovere. «Significa adattarsi alle nuove esigenze della città, soprattutto nel post Covid», rimarca Conte. È il caso della scuola che, se fino al recente passato poteva considerarsi un comparto tutto sommato tranquillo, ora si trova nell'occhio del ciclone per le ripercussioni dell'epidemia. Tanto da richiedere un impegno a tempo pieno da parte dell'assessore Nizzetto. Lo sport, con tutta la partita delle convenzioni per l'uso palestre e strutture sportive (a loro volta ridisegnate alla luce delle misure anti-contagio) andrà in capo a De Checchi. Allo stesso, modo il sindaco ha chiesto a Zampese di dedicarsi appieno ai numerosi e corposi cantieri in partenza, lasciando l'incombenza di portare a compimento il nuovo bando per la gestione del verde pubblico al collega Manera, peraltro già destinatario della delega affine delle politiche ambientali. Sullo sfondo, anche una questione più tecnica come il profondo turn-over di dirigenti andati in scena a Ca' Sugana negli ultimi mesi: ben sette su nove. Conte conferma anche le tempistiche: la mini rivoluzione dei referati dovrebbe attuarsi entro le festività natalizie, in modo da poter iniziare l'anno nuovo con la giunta in disposizione rimodulata. «Con alcuni assessori ne ho già parlato sottolinea - prenderò le decisioni nei prossimi giorni o nelle prossime settimane, non c'è nessuna fretta».
L'AFFONDO
Nonostante le rassicurazioni del sindaco, non mancano le voci critiche. Stefano Pelloni, capogruppo del Pd, non crede che questo giro di incarichi sia dovuto solo a scelte funzionali, per razionalizzare il lavoro. È invece convinto che ci siano motivazioni più politiche: «Mi dispiace per Sandro Zampese - sottolinea Pelloni - perché lo reputo uno degli assessori più preparati della giunta. Secondo noi la delega all'ambiente gli è stata tolta solo per la sua vicinanza a Federico Caner che, come abbiamo visto, in questo periodo è un contrasto col sindaco e con la giunta. Secondo noi Zampese paga questo, altrimenti non vediamo altri motivi per il cambio. La gestione del verde è una tematica complessa ed è una scommessa darla a un assessore sicuramente bravo e sempre molto attento come Manera, ma a part-time considerata la sua attività professionale».
Mattia Zanardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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