LA NOVITÀ
SAN VENDEMIANO La sostenibilità sociale entra tra i parametri

Sabato 10 Luglio 2021
LA NOVITÀ SAN VENDEMIANO La sostenibilità sociale entra tra i parametri
LA NOVITÀ
SAN VENDEMIANO La sostenibilità sociale entra tra i parametri del premio ai dipendenti: per il riconoscimento del bonus si terrà conto anche dei miglioramenti verso il traguardo di zero infortuni e di altri aspetti legati a legalità ed etica. È una delle principali novità del nuovo contratto integrativo aziendale da poco siglato alla Ugitech TFA, industria metalmeccanica di San Vendemiano, da alcuni anni parte del gruppo siderurgico svizzero Swiss Steel, leader mondiale nella produzione di acciai speciali, con più di diecimila addetti complessivi e oltre 2,2 miliardi di euro di ricavi. L'accordo è stato firmato nei giorni scorsi tra i rappresentanti dell'azienda, in particolare l'amministratore delegato Marco Beccani, assistito da Luca Causin di Assindustria Venetocentro, e da quelli dei lavoratori, con il delegato della Rsu aziendale Manuel Salis, a sua volta supportato dalla Fim Cisl Treviso-Belluno, con Massimo Civiero.
L'INTESA
I cinquanta dipendenti dello stabilimento, dunque, potranno ricevere un importo fino ad un massimo di 1.600 euro all'anno, in base al raggiungimento di una serie di obiettivi prefissati: in tema di produttività, redditività aziendale e qualità del prodotto, come prassi, ma anche in materia di sicurezza e cura dell'ambiente di lavoro. «Accanto ai parametri più strettamente economici, si è voluto riconoscere e premiare l'impegno per la responsabilità sociale d'impresa in termini di sicurezza e l'obiettivo zero infortuni, la prevenzione di reati di tipo ambientale, il rispetto del codice etico e della legalità in tutti i suoi aspetti», conferma infatti Beccani, ricordando come il nuovo integrativo, valido fino a fine 2023, «esprime il positivo clima di relazioni sindacali in azienda». L'intesa si allinea anche al cospicuo piano di investimenti avviato dal gruppo l'anno scorso e destinato a giungere a compimento nel corso della prossima annata, per valorizzare e potenziare il sito produttivo trevigiano, con un aumento dei volumi e un ulteriore incremento della qualità dei prodotti. «Qui si realizzano fili trafilati, in acciaio inossidabile e leghe, che poi vanno in tutto il mondo e sono impiegati principalmente nelle saldature o nella realizzazione di molle, ma non solo - spiega il manager - Da questa azienda escono, ad esempio, anche i cavi in acciaio inox che possiamo vedere nelle vigne delle colline del prosecco. Dopo il fermo imposto dal lockdown a inizio 2020, stiamo registrando un'ottima ripresa e vorremmo anche potenziare il nostro organico, ma permane la difficoltà, comune a molte aziende, di reperire nuovi collaboratori». Quelli già in forza, intanto, potranno beneficiare anche della contrattazione di secondo livello.
I SINDACATI
«La firma di questo accordo sancisce la ripresa economica in corso dopo un lungo periodo di difficoltà segnate dalla pandemia da Covid-19, gestita con intelligente collaborazione tra le parti - rimarca Massimo Civiero della segreteria Fim Cisl Belluno Treviso - Di sicuro la spinta ulteriore per il prossimo futuro dipenderà da una maggiore stabilità dei prezzi delle materie prime ma anche da uno sforzo congiunto di qualificazione e formazione continua dei lavoratori non solo nel percorso scolastico ma anche in un processo di conversione continua verso le nuove professionalità che sono necessarie in processi produttivi a partecipazione sempre più intrecciata tra le nuove tecnologie e le automazioni dei mezzi di produzione».
Mattia Zanardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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