La Marca si blocca «Evitiamo i contagi»

Lunedì 24 Febbraio 2020
IL PROVVEDIMENTO
TREVISO Tutto fermo: scuole chiuse e manifestazioni cancellate. L'emergenza per il coronavirus paralizza la Marca. Solamente le attività lavorative non hanno limitazioni, almeno per ora. Si andrà avanti così fino al primo marzo. Sono le drastiche misure di prevenzione per ridurre al minimo il rischio di contagi condivise nella riunione straordinaria andata in scena ieri pomeriggio nell'ospedale di Treviso, sulla scia dell'ordinanza regionale, tra i vertici e gli specialisti dell'Usl trevigiana, i 94 sindaci della provincia, l'ufficio scolastico provinciale e la Prefettura. Le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse fino a domenica. Vale anche per il conservatorio di Castelfranco, che adotta le stesse misure delle università. In più, sono stati annullati tutti gli eventi programmati per questa settimana. A cominciare dal carnevale: non ci sarà alcuna sfilata di carri allegorici. «È un'azione per preservare i cittadini da quella che sta diventando un'emergenza vera e propria. In modo responsabile, è stato deciso di sospendere tutte le iniziative che prevedono un assembramento di persone sottolinea Mario Conte, sindaco di Treviso e presidente dell'Anci Veneto salta anche il carnevale in piazza. Rinuncio al carnevale e scelgo la salute dei cittadini». Sono sospesi pure gli appuntamenti sportivi: partite, gare e allenamenti. Palestre e impianti sportivi, quindi, resteranno chiusi. Vale lo stesso per le attività di biblioteche, teatri, musei e per le manifestazioni ludiche: eventi in discoteca, concerti, conferenze, dibattiti e così via, sia in ambito pubblico che privato. Ieri l'Odissea ha cancellato la serata dedicata agli studenti per il carnevale. I cinema, invece, hanno continuato a funzionare. Nell'elenco degli assembramenti che vanno evitati sono comprese le messe e le cerimonie religiose. Così come i mercati.
L'ORDINANZA
«Bloccare tutte le manifestazioni pubbliche è stata una scelta doverosa ha detto ieri Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca, rivolgendosi ai sindaci ci sono rischi che non possiamo permetterci di correre. L'epidemia va affrontata con precisione e umiltà: lavorando al meglio, tutti assieme, e spiegando ai cittadini come ci stiamo muovendo». L'imperativo categorico è evitare affollamenti che potrebbero facilitare eventuali contagi. Anche le case di riposo hanno annullato i propri eventi. Nelle prossime ore l'azienda sanitaria diffonderà un vademecum per regolare gli accessi nelle strutture, in modo da tutelare gli ospiti anziani, particolarmente deboli. Discorso simile per gli ospedali trevigiani. Le visite dei parenti delle persone ricoverate al momento non sono state vietate. Ma da oggi saranno consentite solo negli orari prestabiliti dai vari reparti. Non ci sarà più il libero accesso nell'arco della giornata. C'è inoltre l'invito a ridurle al minimo necessario.
I CONSIGLI
Per ora i municipi resteranno aperti. Al personale agli sportelli non dotati di vetri verrà consegnata una mascherina protettiva. L'Usl ne ha già ordinate 50mila: verranno distribuite anche ai medici che lavorano nel territorio. Il principio generale è lo stesso per cui si chiede a tutti di non affollare i pronto soccorso e gli ambulatori dei dottori di base, che hanno iniziato a fare da filtro valutando le condizioni dei pazienti innanzitutto attraverso il telefono o con le videochiamate. Alle 14 di oggi l'Usl della Marca attiverà un proprio numero aziendale dedicato a chiarire tutti i dubbi legati al coronavirus: 0422.323888. Funzionerà 24 ore su 24, affiancandosi al numero verde regionale, 800.462.340, e al 1500, attivo a livello nazionale. Il numero avrà una funzione sia informativa che operativa, in rete con il 118.
LA SITUAZIONE
Ad oggi nella Marca non è emerso nessun caso di coronavirus. Ieri due persone sono state ricoverate in isolamento nelle camere a pressione negativa all'interno del reparto di Malattie infettive del Ca' Foncello. Ma i test eseguiti dai laboratori del centro di Microbiologia hanno escluso il coronavirus. Le unità di Malattie infettive e Microbiologia, dirette da Pier Giorgio Scotton e Roberto Rigoli, stanno lavorando a pieno ritmo, come gli altri reparti, e procedono di pari passo. D'ora in poi verrà eseguito il test a tutti i pazienti che verranno ricoverati in ospedale per sintomi simil influenzali. Vuol dire decine di esami al giorno. Nel frattempo continua la sorveglianza attiva sulle persone che di recente sono rientrate dalla Cina, pur senza presentare sintomi. Otto ragazzi si sono messi in quarantena volontaria per 14 giorni prima di tornare a scuola. Tre l'hanno già terminata senza problemi. Gli altri cinque, tutti della zona tra Conegliano e Vittorio Veneto, la stanno concludendo in questi giorni.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci