LA MAGGIORANZA
TREVISO I primi cento giorni di amministrazione visti dai banchi

Giovedì 20 Settembre 2018
LA MAGGIORANZA
TREVISO I primi cento giorni di amministrazione visti dai banchi della maggioranza sono stati uno spettacolo gradevole. Riccardo Barbisan se li è guardati dal privilegiato scranno del capogruppo della Lega.
Barbisan: primi cento giorni da promuovere?
«Certamente sì. Direi che solo aver portato un senso di sicurezza in zone come via Roma, attorno allo Stazione o a Porta Altinia è un ottimo risultato. Abbiamo restituito ai cittadini una porzione di città. Già questo vale i primi cento giorni».
Però c'è chi dice che avete fatto poco. Per esempio: di nuove delibere se ne sono viste poche.
«In questi 100 giorni abbiamo seminato e investito. E comunque porteremo in Consiglio una variazione di bilancio da un milione di euro, stiamo impostando il bilancio consolidato. Ma il cambio di passo si vedrà presto».
E con cosa?
«Con gli eventi autunnali e natalizi, dove sarà evidente la nostra concezione di marketing territoriale e di promozione».
Un tema che scalda molto gli animi è quello del Teatro comunale.
«La soluzione di entrare nel circuito del Teatro Stabile, unita alla collaborazione con la Fenice, ci permetterà di salvare la stagione e programmare il futuro. Abbiamo ereditato una situazione complicata e, sinceramente, non riusciamo a capire come ci si è arrivato. Ma la stiamo risolvendo».
L'opposizione definisce Conte il sindaco degli slogan.
«L'unico nostro slogan è stato siamo tutti i trevigiani ed è stato vincente. E poi le azioni concrete ci sono: nel triennale delle opere pubbliche le periferie saranno al centro con risorse adeguate e progetti importanti come la sicurezza idraulica della Ghirada e altri interventi di qualità, come annunciato in campagna elettorale. E ci sono anche novità in vista nel sociale dedicate ai cittadini trevigiani in difficoltà».
In questi 100 giorni c'è stata qualcosa che potevate fare e non avete fatto?
«Non direi. Il Comune sta attraversando una fase di cambiamento, con un segretario generale nuovo, dirigenti che vanno in pensione. Stiamo poi lentamente portando la macchina amministrativa su un nuovo binario. Abbiamo dovuto prendere un treno in corsa e adesso lo stiamo indirizzando nella direzione giusta, non è semplice ma lo faremo».
Altro banco di prova sarà l'ordinanza antismog, la Regione ha dato direttive molto restrittive e precise.
«Faccio un discorso politico e non tecnico. Dobbiamo fare in modo che i cittadini non si sentano penalizzati e che la legittima tutela dell'ambiente non si traduca solo in disagi. I cittadini devono sposare le politiche ambientali, altrimenti si creano solo conflitti e non si ottiene nulla. Ci sono delle direttive precise che seguiremo, ma anche delle deroghe che applicheremo».
E c'è la questione della riapertura delle Ztl.
«La stiamo facendo, come promesso in campagna elettorale. Siamo partiti con piazza San Francesco, procederemo con prudenza perché è un tema importante per la città. E nell'imminenza non vedo altri provvedimenti di apertura».
Un giudizio sul sindaco?
«Assieme a Rovigo è l'unico sindaco di un capoluogo che sia anche militante della Lega. Abbiamo costruito assieme il programma e stiamo mantenendo le promesse, come quella di non chiudere più i cittadini dentro la città a forza di manifestazioni in centro. Il compromesso trovato per la Treviso Marathon è esemplare e penso andrà bene almeno per i prossimi 15 anni. Le manifestazioni in città si faranno, ma nessuno saranno sempre liberi di andare e venire».
Un voto a questi 100 giorni.
«Direi 8,5. E abbiamo cinque anni per migliorare».
Paolo Calia
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