PIANO INTERVENTI
TREVISO L'esito del Consiglio Comunale in cui sono state approvate le controdeduzioni alle osservazioni ala Piano degli Interventi è chiaro: le osservazioni stesse sono state utilizzate per stravolgere il Piano degli Interventi approvato dalla precedente amministrazione e per approvare nuove colate di cemento, nuove edificazioni, nuovo consumo di suolo. L'amministrazione Conte ha scelto di non mettere ufficialmente in discussione il Piano degli Interventi approvato dall'amministrazione Manildo, non solo non ne ha bloccato l'iter, ma non ha neppure approvato delle modifiche strategiche all'impostazione del Piano».
L'ACCUSA
È questa l'accusa che muove la lista Coalizione Civica attraverso il suo portavoce Luigi Calesso. Una bocciatura su tutta la linea del primo strumento urbanistico votato dall'amministrazione Conte: «L'amministrazione - sottolinea la civica - preferisce intervenire in modo meno appariscente, meno politicamente connotato, con l'approvazione totale o parziale di una serie di osservazioni che, però, sono sostanzialmente dello stesso segno: più volumi, maggiori cubature, più cemento e più asfalto. L'amministrazione Conte evita così lo scontro politico che avrebbe comportato una organica revisione del Piano degli Interventi». Calesso poi indica i risultati di questo atteggiamento: «Il bilancio è chiaro, aumentano le possibilità edificatorie in una città che già registra un numero elevatissimo di edifici vuoti, in particolare a uso residenziale, e un elevato consumo di suolo. È un fenomeno descritto con chiarezza già dal censimento 2011: l'ISTAT evidenzia che in città dal 2001 al 2011 la popolazione è passata da 80.144 unità a 81.437 con aumento di 1.293 residenti pari all'1,59% mentre il numero delle abitazioni, è aumentato di 3.757 unità. La sproporzione tra il modestissimo aumento della popolazione e quello delle abitazioni è evidente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO L'esito del Consiglio Comunale in cui sono state approvate le controdeduzioni alle osservazioni ala Piano degli Interventi è chiaro: le osservazioni stesse sono state utilizzate per stravolgere il Piano degli Interventi approvato dalla precedente amministrazione e per approvare nuove colate di cemento, nuove edificazioni, nuovo consumo di suolo. L'amministrazione Conte ha scelto di non mettere ufficialmente in discussione il Piano degli Interventi approvato dall'amministrazione Manildo, non solo non ne ha bloccato l'iter, ma non ha neppure approvato delle modifiche strategiche all'impostazione del Piano».
L'ACCUSA
È questa l'accusa che muove la lista Coalizione Civica attraverso il suo portavoce Luigi Calesso. Una bocciatura su tutta la linea del primo strumento urbanistico votato dall'amministrazione Conte: «L'amministrazione - sottolinea la civica - preferisce intervenire in modo meno appariscente, meno politicamente connotato, con l'approvazione totale o parziale di una serie di osservazioni che, però, sono sostanzialmente dello stesso segno: più volumi, maggiori cubature, più cemento e più asfalto. L'amministrazione Conte evita così lo scontro politico che avrebbe comportato una organica revisione del Piano degli Interventi». Calesso poi indica i risultati di questo atteggiamento: «Il bilancio è chiaro, aumentano le possibilità edificatorie in una città che già registra un numero elevatissimo di edifici vuoti, in particolare a uso residenziale, e un elevato consumo di suolo. È un fenomeno descritto con chiarezza già dal censimento 2011: l'ISTAT evidenzia che in città dal 2001 al 2011 la popolazione è passata da 80.144 unità a 81.437 con aumento di 1.293 residenti pari all'1,59% mentre il numero delle abitazioni, è aumentato di 3.757 unità. La sproporzione tra il modestissimo aumento della popolazione e quello delle abitazioni è evidente».
