La fuga a 100 all'ora e lo schianto in città

Domenica 22 Settembre 2019
IL CASO
TREVISO La segnalazione di un'intrusione in un negozio della Fonderia, il posto di blocco in Strada Ovest forzato da tre uomini a bordo di una Golf, e poi l'inseguimento a tutta velocità fino a viale Luzzatti, dove l'auto dei fuggitivi prende a sportellate la pattuglia della polizia che cerca di farli fermare. Si è conclusa contro il muro di un'ortofrutta la folle fuga a più di 100 all'ora di tre giostrai, tutti soggetti già noti alle forze dell'ordine, arrestati venerdì notte dalla Polizia di Stato. La Golf sulla quale stavano scappando, dopo aver speronato lateralmente la pantera, è uscita di strada, ha centrato i pali posti a protezione del marciapiede e quelli della luce, e poi si è cappottata andandosi a schiantare contro l'angolo de L'Orto di Elfrida, negozio di frutta e verdura tra viale Luzzatti e via Rosa Bortolan. Due dei tre occupanti sono riusciti a uscire con le loro gambe dalle lamiere accartocciate della Golf, mentre per estrarre il conducente, che ha riportato le ferite più gravi, è servito l'intervento dei vigili del fuoco. Quest'ultimo è stato trasportato d'urgenza in ospedale dove, nella notte, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla milza. Feriti anche i due agenti delle volanti impegnati nell'inseguimento: la loro auto, dopo la collisione con la Golf, ha sbandato sul marciapiede e ha percorso fuori controllo quasi 200 metri prima di fermarsi a centro strada. Solo l'abilità del poliziotto che si trovava al volante, riuscito a frenare prima di schiantarsi contro il muro di un palazzo, ha impedito peggiori conseguenze. La polizia, assieme ai carabinieri di Treviso intervenuti in supporto, hanno quindi stretto le manette ai polsi dei tre fuggitivi (ora piantonati in ospedale). Si tratta di tre giostrai, Reyl Battistutti, 20 anni (originario di Rovigo), Jason Granziol, di 26 (di Treviso), ed Edward Cavassa, 20 anni (nato a Vicenza), arrestati per i reati di lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e resistenza aggravata.
LA CHIAMATA
Sono le 2.40 di venerdì notte quando il sistema d'allarme del Colorificio Camolei di via Fonderia, segnala un'intrusione. Siamo a due passi da Strada Ovest, dove i militari dell'Arma, dettaglio da tenere a mente, stanno effettuando dei controlli su strada. Le volanti si precipitano in via Fonderia e individuano subito un sospettato. Ha una torcia in mano, e appena vede gli operatori scappa a gambe levate e prende la via dei campi. I poliziotti hanno appena concluso il sopralluogo quando, a poche centinaia di metri dalla Fonderia, una Golf tira dritto al posto di blocco dei carabinieri. La volante è già lanciata e precede i militari dell'Arma nell'inseguimento lungo viale della Repubblica. Intanto la Volkswagen accelera, e svolta in viale Luzzatti.
L'INCIDENTE
La polizia raggiunge subito la Golf e gli operatori, con sirene e lampeggianti, intimano al conducente di fermarsi. Niente da fare. Gli agenti cercano per due volte di affiancarsi all'auto in fuga ma in entrambi i casi l'autista, al volante c'era Battistutti, sbanda di colpo e tenta di speronare la pattuglia. La collisione viene in entrambi i casi evitata, ma al terzo tentativo, ad oltre 100 all'ora, la Golf colpisce in pieno il lato sinistro della pattuglia, che sbanda sul marciapiede e finisce a 200 metri di distanza. Ad avere la peggio è proprio la Golf, che dopo essere carambolata su un muretto, sbatte contro una serie di pali e si schianta sull'angolo dell'ortofrutta: il negozio è stato praticamente distrutto e viene dichiarato inagibile dai vigili del fuoco. Poteva scapparci il morto, ma sia i due agenti che i tre fuggitivi se la cavano. È un miracolo.
GLI ACCERTAMENTI
Vigili del fuoco, poliziotti e carabinieri soccorrono subito i tre soggetti, accompagnati in ospedale in stato d'arresto. Preoccupanti le condizioni del 20enne alla guida, sottoposto nella notte a un delicato intervento chirurgico. I tre, difesi dagli avvocati Fabio Crea e Fabio Giuggioli, verranno sentiti direttamente in ospedale durante la convalida, lunedì mattina alle 11, dal gip Angelo Mascolo. Le indagini però sono solo all'inizio. La squadra mobile di Treviso, infatti, sta cercando di verificare il coinvolgimento dei tre soggetti in ulteriori reati commessi venerdì notte, forse in complicità con altre persone.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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