LA DISCUSSIONE
TREVISO «Sindaco e vicesindaco respingono le critiche alla

Sabato 25 Gennaio 2020
LA DISCUSSIONE
TREVISO «Sindaco e vicesindaco respingono le critiche alla Giunta Conte di non avere progetti sulla città e in particolare sul rilancio del centro storico... Macché, ne hanno invece: solo che non sono i loro! E meritano 4 perché chi copia. Anche se il compito svolto è corretto, merita 4». Roberto Grigoletto, ex vicesindaco e attuale consigliere del Pd, riassume il pensiero della minoranza all'annuncio dell'arrivo di un manager per risollevare le sorti del centro storico. La giunta Conte ha deciso di chiamare un professionista per avviare la divisione della città in aree commerciali e coordinare le aperture di nuove attività tentando, così, di arginare le chiusure in serie. «È il nostro city manager, quello che loro hanno sempre criticato», sottolinea. E ricorda quando la giunta Manildo diede incarico proprio a lui e all'ex assessore alle Attività Produttive Paolo Camolei di trovare il professionista migliore cui affidare lo sviluppo della città dentro le mura. «Avessero almeno un briciolo di onestà intellettuale per riconoscere che stanno ripercorrendo esattamente le orme della amministrazione Manildo - rincara - Urbecom è roba della giunta Manildo; il city manager pure. Se ne era occupato l'assessore Camolei che lo aveva fatto lavorare proprio come è stato prefigurato dal suo successore, De Checchi. Ma a chi pensano di darla a bere?». Altrettanto dura Antonella Tocchetto (Pd): «Ricordo gli interventi di Conte in consiglio che riteneva la nomina inutile e costosa. Ora però fa la stessa scelta. Ma il tempo è galantuomo e dimstra che la decisione di Camolei all epoca era giusta». Sulla stessa linea anche Luigi Calesso (Coalizione Civica), che ricorda: «Stupisce, anche se è una conversione ben accetta, che la decisione venga presentata come un grande risultato dal Sindaco che quando era all'opposizione si è scagliato più volte duramente contro il manager di distretto chiamato dall'amministrazione Manildo a svolgere un compito non molto diverso da quello che l'attuale giunta chiederà». Domenico Losappio (Gruppo Misto) resta prudente: «Bene affidarsi a un professionista se si ritiene di non avere le competenze necessarie. Però questa strada è già stata battuta senza, mi pare, grandi risultati».
LA REPLICA
Il sindaco Mario Conte sorride di fronte al fuoco di fila di critiche: «Queste prese di posizione così accorate confermano solo quanto fosse distante l'amministrazione Manildo dalla gente e dai problemi della città. Non ho criticato il loro manager, ma il fatto di aver preso un manager senza avere un progetto. Loro non ce l'avevano e speravano che un professionista fosse in grado, da solo, di indicare una strada visto che quella giunta non sapeva decidersi. Ho apprezzato gli sforzi del loro manager che, non avendo aiuti, molto spesso è venuto da noi a chiedere consiglio. Alla fine, dopo un lungo periodo di studio, arrivò alla conclusione che il problema del commercio in città erano gli affitti alti. E ci voleva un manager per dirlo. Ma ha fatto quello che ha potuto visto lo scarso aiuto dato dall'allora maggioranza. Noi le idee invece le abbiamo chiare».
IL BANDO
Gli aspiranti city-manager interessati alla selezione devono spedire la domanda a Ca' Sugana entro il 12 febbraio. Il prescelto avrà un incarico fino a maggio 2021 con un compenso lordo di 50mila euro. Dovrà coordinare le attività dell'amministrazione e delle categorie, avviare la zonizzaione per aree commerciali della città e consigliere quali attività aprire e dove all'interno del centro storico.
Paolo Calia
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