LA DECISIONE
VALDOBBIADENE Sarà Villa dei Cedri, storica dimora di villeggiatura

Giovedì 23 Gennaio 2020
LA DECISIONE VALDOBBIADENE Sarà Villa dei Cedri, storica dimora di villeggiatura
LA DECISIONE
VALDOBBIADENE Sarà Villa dei Cedri, storica dimora di villeggiatura circondata da un parco di cedri secolari, la sede di rappresentanza dell'associazione Unesco. Nelle intenzioni del sindaco Luciano Fregonese non l'ex opificio oggi restaurato, ma la villa padronale. «Il presidente Zaia ha spiegato come la necessità della sede sia quella di alcuni uffici. La villa al primo piano ha un'ala che può essere interamente destinata a questo scopo. Ma il valore aggiunto è dato dalla presenza di un auditorium e di un'aula seminari. Oltre alla bellezza degli spazi». Fregonese si è già messo a disposizione dell'associazione (che ieri ha inaugurato il primo tavolo) per un sopralluogo. «L'ex opificio diventerà invece sede del museo multimediale. L'intero complesso può essere adeguato alle esigenze dell'associazione anche con il parco esterno per eventi e attività» conclude, manifestando la soddisfazione di Valdobbiadene per la scelta. Emersa, si ricorderà, dalla volontà della maggioranza dei sindaci della core e della buffer zone.
POLEMICHE SUPERATE
Quanto alle polemiche che hanno accompagnato i tempi e i modi della decisione, già superate dalle ultime riunioni dell'Ipa, Fregonese ha ribadito come ora tutti i luoghi del territorio entreranno in un itinerario unico, così come le manifestazioni culturali, per creare un calendario condiviso che non immagini nuovi eventi ma sappia valorizzare le esperienze di successo già maturate in questi anni. A rappresentare invece i sindaci all'interno della nuova associazione Unesco sarà Vincenzo Sacchet, primo cittadino di Tarzo, cuore di eccellenza dell'Unesco. L'urbanistica sarà uno dei primi temi ad essere affrontato per adeguare gli strumenti di pianificazione attuali e procedere alla catalogazione di tutte le emergenze architettoniche, agricole e religiose, oltreché al recupero delle strutture esistenti. A Tarzo infine è partita con successo un'azione di supporto alle nuove riqualificazioni. «Abbiamo erogato già due contributi per restauro di antichi ruderi, e posso affermare che c'è molto interesse per mutuare questa esperienza».
L'ATTO COSTITUTIVO
Al varo dell'atto costitutivo della nuova associazione ha partecipato anche Massimo Riccardo, rappresentante Permanente d'Italia all'Unesco. «Abbiamo avuto la fortuna di avere l'ambasciatore giusto al momento giusto» lo ha salutato Zaia. E Riccardo ha approfittato per citare una frase emersa dagli studenti del Cerletti (non è solo casa mia ma patrimonio dell'Umanità) sottolineando così il valore dell'azione di tutela del World Heritage. Subito dopo il saluto di Fabio Chies, sindaco di Conegliano, hanno firmato lo Statuto del nuovo ente, in qualità di soci fondatori, Mario Pozza, numero uno della Camera di Commercio di Treviso-Belluno e presidente di Unioncamere Veneto, Innocente Nardi, presidente del Consorzio di Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco, Stefano Marcon e Stefano Soldan, i sindaci di Castelfranco e di Pieve di Soligo, che rappresentano rispettivamente la Provincia di Treviso e l'Intesa Programmatica d'Area (Ipa) Terre Alte della Marca Trevigiana.
«Oggi i turisti arrivano già con la guida in mano- ha concluso il presidente Zaia- dobbiamo valorizzare il nostro territorio facendo capire che non siamo in un luna park. Quindi sì al turismo esperienziale e di qualità, sì all'ospitalità diffusa e al recupero dei manufatti. No agli alberghi». (e.f.)
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