LA CURIOSITÀ
TREVISO Di Dino De Poli, avvocato, politico presidente Cassamarca

Venerdì 24 Luglio 2020
LA CURIOSITÀ TREVISO Di Dino De Poli, avvocato, politico presidente Cassamarca
LA CURIOSITÀ
TREVISO Di Dino De Poli, avvocato, politico presidente Cassamarca e uomo di cultura si conosce praticamente tutto pochi però sanno che questo imponente personaggio, da giovane ha giocato e allenato nel settore giovanile del calcio Treviso e che era un centrocampista con spiccate doti offensive. Le notizie al riguardo sono abbastanza sbiadite anche perchè parliamo della fine degli anni 40' e gli annuali seguivano soprattutto la prima squadra. Si mormora però che l'allenatore della prima squadra, che militava in serie C, Enrico Colombari seguisse con un certo interesse questo ragazzotto che all'epoca era gracile ma con grande resistenza fisica e che si stava mettendo in evidenza con la formazione Juniores tanto che stava pensando di premiarlo convocandolo in prima squadra ma alla fine della stagione agonistica, nel 1949, De Poli decide di appendere le scarpette al chiodo per dedicarsi all'Università. Scelta che dopo la laurea lo ha portato a raggiungere importanti traguardi sociali, politici e culturali.
LA SVOLTA
Due anni dopo, il Treviso entra nella storia e conquista la serie B e successivamente nella Marca arriva Nereo Rocco che De Poli ha il modo di conoscere. Rimane affascinato dal suo carisma e accetta la proposta di entrare nei quadri tecnici del settore giovanile. Gli viene affidata una squadra di Esordienti che seppe far giocare con entusiasmo e con un buon calcio. Gli anni 50 sono leggenda per i tifosi biancocelesti perchè segnano il ritorno in serie B del Treviso. Si apre la grande epopea di Rocco, ex allenatore della Triestina, e si narra che più di qualche volta si confrontasse con De Poli per studiare una delle sue diavolerie tattiche che poi lo hanno portato ad allenare il Milan vincendo scudetti e coppe dei Campioni. Tra giovane calciatore e giovane allenatore Dino De Poli è rimasto in via Ugo Foscolo per una decina di anni per poi lasciare definitivamente dopo il conseguimento della laurea in Giurisprudenza che lo ha portato ad aprire uno studio legale in centro a Treviso e ad entrare in politica con la Democrazia Cristiana fino a diventare onorevole.
TIFOSO
Ma la sua passione per il calcio e soprattutto per il calcio Treviso lo portavano ad essere sempre presente allo stadio a seguire e a soffrire per la maglia biancoceleste che tanto ha amato e più volte salvatO da minacciose ombre di fallimenti prima con le sette stelle, sette aziende del Trevigiano da lui coinvolte tipo consorzio, poi convincendo Massimo Zanetti patron della Segafredo a rilevare la società e infine indirizzandola verso la gestione di Giovanni Caberlotto, imprenditore e patron che segnò l'epoca d'oro del Treviso cole promozioni a raffica fino al ritorno in grande stile in B. Il calcio è sempre stato la grande passione dell'ex presidente della Fondazione. Nel suo cuore di sportivo, oltre al Treviso, c'era posto solo per l'Inter. Ogni giorno, quando arrivava nel suo ufficio di Ca' Spineda, la giornata iniziata sempre con lo stesso rito, la lettura dei giornali partendo rigorosamente dalle pagine sportive e assolutamente dagli articoli dedicati ai nerazzurri. Una passione che non si è mai spenta.
Giampaolo Zorzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci