LA COMMISSIONE
TREVISO Verde pubblico e privato nell'area urbana: presto anche

Giovedì 18 Gennaio 2018
LA COMMISSIONE
TREVISO Verde pubblico e privato nell'area urbana: presto anche Treviso si doterà di un apposito regolamento. Ieri sera infatti, in Terza commissione, è stato presentata la bozza del nuovo regolamento del verde urbano, un documento che prescrive limiti e regole per la manutenzione di parchi e giardini sia pubblici che privati. Un corposo dossier che, partendo dal principio che il verde urbano sia un valore aggiunto alla qualità della vita in città, disciplina la manutenzione anche del verde privato, nel caso di alberi storici o di imponenti dimensioni.
LE INDICAZIONI
Nel documento, che verrà votato nel prossimo consiglio comunale, si esplicita la necessità di ricorrere all'intervento di un agronomo o dottore forestale, e di comunicare gli interventi principali al Comune via pec. Nel documento si fa menzione anche alle compensazioni. Ogni albero abbattuto deve essere reintegrato: la messa a dimora deve essere del doppio delle specie abbattute. Poi le norme di potatura o capitozzatura, per preservare il bene della pianta e la longevità dell'esemplare, oltre a tutelare la chioma delle fronde urbane. Tra le prescrizioni anche quello di evitare sfrangiatori meccanici, che indeboliscono la pianta. Infine il capitolo sanzioni: da 50 a 500 euro per comportamenti vietati o errori nel trattamento delle piante private. Il documento non ha mancato di suscitare reazioni nei consiglieri di minoranza, che hanno chiesto un maggiore lasso di tempo nel valutarlo. L'altra perplessità riguarda le modalità con cui sono stati decisi i contributi e la composizione del team che ha di fatto firmato al redazione del regolamento.
LA POLEMICA
«Questo dossier - accusa il consigliere di minoranza Davide Acampora - è stato scritto un po' da tecnici, un po' da consiglieri. Insomma vari contributi, nei quali è stata rigorosamente esclusa la minoranza». Si è quindi chiesto maggiore tempo per leggerlo, e la possibilità di far slittare la votazione a febbraio. Le altre criticità emerse sono l'intervento in molti casi del dottore forestale «un onore forte per le tasche dei cittadini- sottolineano- che rischia poi di creare un monopolio». Altro punto poco chiaro l'articolo 22 al comma 2 che autorizza un diverso livello di manutenzione tra centro e quartieri. Infine le sanzioni. Vessatorie- concludono- ci vorrebbe prima un avviso per chi sbaglia la capitozzatura, e solo in un secondo momento la sanzione. Anche l'articolo 7, che regola la potatura, non indicando una percentuale certa ( come ad esempio a Milano, dove si prescrive che non si possa tagliare più del 20% della chioma) lascia spazio a troppa discrezionalità. Presumibilmente, in ogni caso, l'argomento sarà discusso in maniera esaustiva la prossima settimana in consiglio comunale.
E. F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci