La chiama per abbracciarla: sparisce la catenina d'oro

Venerdì 7 Agosto 2020
La chiama per abbracciarla: sparisce la catenina d'oro
MOTTA DI LIVENZA
Torna da messa in bicicletta e mentre apre il cancello qualcuno la chiama: «Marta, ciao Marta!». Lei si gira e una ragazza, abbracciandola, le ruba la collana d'oro. Classica truffa dell'abbraccio in pieno centro a Motta di Livenza domenica verso mezzogiorno. Una giovane, ben vestita, dall'aspetto curato, ha seguito la donna residente a Motta, insegnante in pensione, fino alla porta di casa. E con una scusa ha attaccato bottone. La ragazza, alta circa 1,65 metri, ha fermato l'ex insegnante che, in bicicletta, stava tornando dalla messa seguita alla basilica della Madonna dei Miracoli. La donna abita in via Contarina: stava entrando nel garage dal retro.
L'INCONTRO
Dal marciapiede una ragazza a piedi la chiama: «Marta!». La signora si gira e dice: «Non mi chiamo Marta e qui non c'è nessuno con questo nome». La ragazza non demorde e cerca l'approccio: «Lei ha gli occhi di colore diverso!». E scatta l'abbraccio. La malcapitata, terrorizzata, si divincola subito con il solo pensiero della pandemia. Poi senza tante cerimonie saluta e si allontana. Una volta in casa vuole andare immediatamente in doccia. Prima però ne parla con il marito. «Ma sei sicura che non ti abbia rubato qualcosa?» le chiede lui. La donna era stata attenta e aveva tenuto la mano sulla borsetta, tanto che non è stato toccato nulla e il portafoglio era al suo posto. Poi però realizza: si porta la mano sul collo ed ecco l'amara sorpresa: la piccola collana d'oro che aveva indossato prima di uscire non c'era più. Era il regalo dei suoi studenti e dei loro familiari al termine di un ciclo di studi.
LA DENUNCIA
Immediata la denuncia alla locale stazione dei Carabinieri. «È accaduto tutto in una manciata di secondi» spiega la vittima. «Poco prima di entrare in garage sono stata fermata da questa ragazza tra i 25 e i 30 anni, ben vestita e curata. Non credo, ad occhio, si trattasse di una zingara, ricordo un accento spagnolo. Ha chiamato più volte Marta e mi sono voltata. Poi si è avvicinata a pochi centimetri da me segnalandomi che avevo gli occhi del colore diverso uno dall'altro. Sono rimasta un attimo interdetta ed è allora che mi ha abbracciato. Da subito mi sono divincolata visto il problema della pandemia. E me ne sono andata. Poi, in casa, l'amara scoperta».
Gianadrea Rorato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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